Lavorare le Resine

 

Una delle cose fondamentali nel fermodellismo dei nostri giorni e' quella del riuscire a produrre, e poi lavorare, delle resine di buona qualita'. Per esempio la riproduzione della fiancata di un carrello da ripetere parecchie volte e' uno dei casi in cui questa risorsa ci e' particolarmente utile. Ovviamente, una volta prodotto un master e' possibile inviarlo presso una ditta specializzata e farlo ripetere in ottone, pero' questa e' un'operazione piu' costosa e che coinvolge ditte esterne e tempi di attesa normalmente molto lunghi. Per chi, invece, vuole costruire da se' i particolari che compongono i suoi modelli credo che l'uso delle resine bicomponenti sia una delle possibilita' migliori che ci offra il mercato attuale. Infatti queste resine sono ormai decisamente ottime e riescono a riprodurre ogni minimo particolare del nostro modello al punto che ogni minimo segno in piu', una limatina di troppo, un po' di stagno in sovrabbondanza o qualsiasi altra imperfezione, verra' impietosamente riprodotta tale e quale. Quindi, per questa ragione, bisognera' curare benissimo i modelli e spendere un po' piu' di tempo per arrivare ad avere in mano un modello al meglio di cio' che sapremo fare.

Una volta ottenuto il modello con il nostro lavoro ed il nostro ingegno, passeremo alla costruzione della gomma siliconica che ne permettera', versando in essa la resina allo stato liquido, la ripetizione in piccola serie.

I problemi cominciano gia' in questa fase, poiche', come e' vero per le resine, anche le gomme siliconiche a due componenti, presentano il problema delle micro bollicine d'aria che possono rovinarne il risultato. Queste bollicine dannate, come e' logico, sono obbligate a seguire i fondamenti della fisica e tendono a salire dal basso all'alto, spinte dallo stesso principio per cui una barca sta a galla; ragione per la quale la disposizione (relativa alla gomma) del master e' fondamentale per il buon risultato dell'operazione. Infatti, nel caso specifico di stampo a cielo aperto, bisognera' posizionare il nostro oggetto da riprodurre con la faccia che maggiormente ci interessa che venga riprodotta esattamente, rivolta verso l'alto in modo da permettere alle bollicine di staccarsi agevolmente da essa e permettere quindi una riproduzione quanto piu' perfetta possibile. E' altresi' intuitivo che, nel caso di sottosquadra che non abbiano sfoghi verso l'alto, queste bollicine non avranno alcun modo di andarsene e resteranno intrappolate nella loro posizione, ragion per cui, in questi casi si dovranno preparare stampi multivalva ed iniettare la resina a pressione (una siringa usa e getta di capacita' adeguata al volume del modello e' piu' che sufficiente), finche' essa non uscira' dagli sfoghi che dovranno essere opportunamente predisposti.

Per quanto riguarda le resine ottenute a cielo aperto, cioe' monovalva, che sono la maggioranza di quelle che ci serviranno, bisognera', per ottenere buoni risultati, attrezzarci un pochino, altrimenti si corre il rischio di lavorare tanto per ottenere poco.

Qui di seguito, seguendo i pulsanti, tentero' di spiegare come attrezzarsi con poca fatica per essere certi di ottenere i risultati che ci auspichiamo, a tal fine parleremo del "Piano Vibrante" che, esercitando un'azione meccanica tendera' a staccare le microbollicine dal modello

 

 

Parleremo del come toglierci da questo pericolo delle bollicine nefaste usando l'azione "Pneumatica" del sotto vuoto che, come vedremo e' di facile attuazione e non abbisogna di astrusi attrezzi, anzi e' alla portata proprio di chiunque

 

 

Per terminare questa carrellata sul come realizzare degli utili ed ottimi attrezzi prendendo in esame quello che risulta ad essere il piu' semplice da costruirsi, ma che, come punto negativo, impone di avere a disposizione una fonte di aria compressa e questa, purtroppo, potrebbe essere la limitazione maggiore per il suo utilizzo

 

 

In questa prima presa di contatto sul come eseguire oggetti in resina ci fermiamo qui per riprendere l'argomento piu' avanti, appena il tempo tiranno ce lo consentira', per affrontare adeguatamente il problema degli stampi multivalva per la riproduzione di master complessi con forti sottosquadra ed altre difficolta' congenite.

A compendio di quanto detto sin qui, direttamente da uno dei "Masters" tenuti alle "Giornate Fiorentine 2003", ecco una fantastica carrellata su come lavorare le resine e come produrre le gomme necessarie, oltreche' sul come attrezzarsi in modo semplice ma funzionale. Una specie di "enciclopedia" sull'argomento specifico.

Per il momento auguro a tutti buon lavoro ed ottimi risultati nel lavorare con le resine.