(immagine tratta dal sito ufficiale della Nurnberg Messe, notare come "stranamente" si siano dimenticati del benvenuto in lingua italiana)

Norimberga,
Fiera del giocattolo,
e del modellismo
"Spielwarenmesse 2008"

Ebbene, anche quest'anno siamo arrivati alla tanto attesa data della "Spielwarenmesse". la fiera del giocattolo e del modellismo piu' grande e piu' antica del mondo, ospitata a Norimberga, in Germania.

Come l'anno scorso eravamo ospitati nella "Halle 4A", un nuovo capannone in vetro e legno, veramente splendido che sostituisce il 7A, egualmente bello e molto recente, che e' passato ad ospitare automobiline ed altro. Bisogna dire che nel 4A si sta molto bene, ottimamente ventilato ed estremamente luminoso, anche nei momenti di maggior ressa, direi che non si e' mai patito per il troppo caldo o per il troppo rumore, d'altra parte e' l'ultimo nato e la progettazione di queste strutture ha fatto ormai passi da gigante. Eccolo qui sotto il nostro padiglione che, comunque, avevo gia' riportato nella recensione dell'anno scorso.

La prima sensazione, generale, non solo mia, e' stata quella che ci sia una certa ripresa di interesse per il nostro settore. Gli stands erano piu' numerosi dell'anno scorso e i corridoi risultavano un po' piu' stretti e piu' trafficati per tutti i giorni in cui sono stato presente. Insieme a questo direi anche che gli investimenti per gli stands stessi sono aumentati e mediamente si notava un livello generalmente superiore di cura e di attenzione rispetto agli anni passati. Speriamo che sia effettivamente cosi' e che non sia solo un fuoco di paglia o una mera impressione.

Anche quest'anno esponevo presso gli amici di Ladegüter Bauer, sono persone fantastiche a cui voglio molto bene. Bravissimi nel loro lavoro di modellisti, sono anche estremamente ospitali e di una correttezza esemplare. Giusto per dare un assaggio di quello che sanno fare, ecco una piccola rappresentanza della loro produzione.

Naturalmente, per chi volesse vedere per bene la loro produzione al completo, l'indirizzo del loro sito e': http://www.ladegueter-bauer.de/, qui potrete vedere la completezza e la realisticita' dei loro carri completi e dei loro carichi.

Per quel che riguarda me, invece, presentavo in prima assoluta delle riproduzioni di locomotori FS in H0, anche se due di questi erano gia' visti, ma ora sono tutti con, all'interno, la riproduzione esatta del vero motore di cui sono dotati al vero, assieme alla generatrice elettrica. La gamma ora e' completa comprendendo tutti e quattro i diesel unificati (D.343, D.443, D.345, D.445) oltre alla riproduzione del 343 D.28 della Ferrovia Adriatico Sangritana. Oltre a queste, presentavo anche un'altra novita' per Norimberga, cioe' il Binato Breda (ALn 442+ALn 448) in scala N, il primo TEE italiano, sicuramente il piu' bello ed elegante tra tutti quelli che sono stati costruiti in Europa. Chi volesse saperne di piu' e' invitato tra qualche giorno presso il sito www.locomodel.it , solo il tempo di metterci mano e inserire le novita' anche li'.

Sapendo che anche Lematec (la ex Lemaco) avrebbe presentato il Binato in scala N, dopo averlo gia' eseguito due anni fa in scala H0, non appena sistemato il mio stand, la prima cosa che sono andato a vedere e' stato proprio questo piccolo modello figlio di cosi' blasonati produttori. Onestamente, quando l'ho visto, un po' egoisticamente, sono stato felice di vedere che non era loro riuscito proprio benissimo, soprattutto nei musetti, che sono la parte piu' caratterizzante e sono caduti nella trappola tipica delle riproduzioni in scala N, cioe' non sono riusciti a dare l'impressione di leggerezza dell'originale. Mi sembra che sia venuto fuori un po' "arrabbiato". Anche le carenature dei respingenti sono completamente diverse dall'originale e contribuiscono non poco a dargli un'aria completamente diversa. Beh, le foto sono qui sotto e potete giudicare voi stessi, certo, si chiama Lematec, ma proprio per questo era logico aspettarsi qualcosa di piu'.

Invece, l'altro pezzo italiano che Lematec presentava, cioe' la FS E 331 trifase, mi pareva proprio un vero capolavoro, presentato nelle due colorazioni, nero e castano e isabella, si distingueva proprio per la sua capacita' di interpretare appieno la maestosita' di questa grande macchina (grande nelle dimensioni, naturalmente).

Dopo Lematec, ho voluto continuare a vedere cosa c'era di italiano tra le novita' delle Case che ci considerano ancora come modellisti ferroviari (ce ne sono alcune per cui non esistiamo proprio), e sono passato a trovare Roco. Qui, accanto alle gia' viste Carrozze Gran Confort in scala H0 e al fresco Binato Breda, sempre in H0, la novita' c'era, peraltro ancora molto indietro come si puo' vedere dalla stereolitografia fatta probabilmente la sera prima che aprisse il salone, ma non importa, la Roco e' una Casa seria e se si presenta con una Gr. 875 in vetrina, vuol dire che prima o dopo la proporra' anche alla vendita, questo e' certo. D'altra parte, il carro gia' ce l'hanno, che e' quello della Gr. 880, la motorizzazione e' la stessa e anche questa gia' ce l'hanno; qualche piccola modifica al biellismo e la cassa che tra l'altro e' anche molto piccola, sono sufficienti per avere una nuova locomotiva a vapore di epoca romantica per un mercato affamato di novita'. Sono convinto che questa macchinetta vendera' bene.

Subito dopo sono passato a salutare gli amici alla RivaRossi, ora Hornby, per vedere se erano andati avanti con quella famosa Gr. 740 che ormai comincia a farci soffrire per la lunga attesa. La sorpresa c'era, infatti ora la macchina ha abbandonato l'aspetto da prototipo-giocattolo eha assunto quello di modello ferroviario. Complessivamente si presenta bene e le proporzioni sembrano buone, anche se sarebbe necessario un esame meno frettoloso per potersi esprimere senza ombra di dubbio. Comunque il modello lo potete vedere nelle foto sottostanti, l'unico problema e' che ho dovuto lavorare un po' queste foto perche' di luce ce n'era veramente poca.

Visto, non e' per niente male, anche la dimensione delle ruote, finalmente, rientra in canoni estetici accettabili e non sono piu' penalizzate dal valore del bordino non ib scala. Non mi hanno detto quando sara' nei negozi, ma questo conta poco se nel frattempo stanno lavorandoci per ottenere il meglio. Alla Rivarossi avevano ancora delle sorprese, eccole qua sotto riassunte in due manifesti esposti nello stand

Si'. la ALn 556 e la mitica sogliola che pero', dobbiamo dire, era gia' stata presentata ancora ai tempi della cessata proprieta'. Comunque due belle notizie che non possono che rallegrarci e farci considerare come la Hornby non abbia preso la RR solo per le macchine tedesche od europee in genere, ma anche per offrire una continuita' con il passato offrendo delle novita' al modellista italiano. Speriamo che il trend continui e nulla vada a turbare questo momento ottimo per noi. Se della Littorina non c'era ancora nulla di visibile, della soglioletta invece c'erano due campioni che ho provveduto a fotografare per darvene testimonianza.

Naturalmente poi la RR presentava anche tutte le altre cose che conoscevamo gia' ma che, onestamente, vedere in terra tedesca, fa molto piu' piacere che trovarle qui in Italia. Ve ne ripropongo quindi una veloce carrellata.

Un'unica nota negativa, secondo me, era il plastichino "da miseria", praticamente un ovalino, in cui non ha mai girato nulla di italiano, praticamente una cosa minima, sicuramente non degna di una azienda cosi' potente e non paragonabile a quelli presentati dalle altre "grandi".

Il mio giro a caccia di novita' italiane e' proseguito da Vitrains che presentava, oltre ad una simpatica sezione di un suo modello per farne apprezzare la costruzione meccanica, cosa molto sentita in terra tedesca e al Minuetto Diesel, gia' visto, ma di recente presentazione, un bellissimo trittico di ALn 668 della serie 1400, quella che ha dato il via all'interminabile sequenza delle riuscitissime automotrici termiche Fiat. In particolare mi sono parse molto curate le livree. Eccole qui sotto viste di 3/4 e di fianco.

Come accadeva anche a me con Ladeguter Bauer, Vitrains dava ospitalita' a TopTrain che, nello spazio ad essa dedicato, presentava le sue ultime creazioni FS, ancora Gr. 470 e Gr. 471 in una rincorsa infinita con Micro...

Li' vicino, manco a farlo apposta, c'era proprio Micro Metakit, con i suoi supermodelli, che presentava cose italiane gia' viste come i vari E 636 o le loco a vapore Gr. 470 e Gr. 471, Gr. 741 o qualche preda bellica austriaca. Di nuovo, perche' non l'avevo mai vista, mi pareva ci fosse solo l'E 636.082 con frenatura reostatica, risalente alle prime prove fatte dalle FS su questo particolare artificio in campo 3000 V cc. La vedete nella prima foto qui sotto. Soffermatevici pure un po' su questi modelli, sono tutti splendidi...

Di fronte a Micro c'era Acme. Qui non c'era dubbio che le loro novita' sarebbero state tutte, o quasi, italiane, infatti e' vicino alla consegna l'ETR 500 gia' visto l'anno scorso per la prima volta; poi locomotori sempre piu' uguali l'uno all'altro, che ormai girano per tutta Europa e sembrano aver omogeneizzato la faccia di tutte le ferrovie, cambiando solo per le colorazioni che ormai sono un'infinita' e non fanno gia' piu' notizia, ah, quanto rimpiango le nostre belle ferrovie di un tempo in cui ognuna aveva la sua identita' ben precisa e quanto sono triste al pensiero che quei tempi non potranno tornare mai piu'! Beh, torniamo alla Acme che non c'entra con questo se non per le scelte produttive e guardiamo le X, anche nella recente colorazione del "Palatino" (Roma-Parigi), oltre ad una bella, e a me piu' cara, "tipo 1936" a due assi.

Per gli ennisti, Acme presentava anche due carri pianali a carrelli, in coppia, attrezzati per il trasporto di vetro in lastre.

Tra le medio-piccole ma storiche aziende di lusso, non si puo' non soffermarsi su Fulgurex che aveva in esposizione, oltre alle Frecce Rosse e ad alcuni locomotori in tutto ottone, in scala 0, riprodotti in modo superbo, una riproduzione veramente alla sua altezza della Gr. 835 FS a vapore, la diffusissima macchina che ha operato per decenni negli scali merci di tutta Italia

Ancora qualcosa di "italiano", in scala N, si poteva trovare da Mehano con tre livree tipicamente nostrane di questo diffusissimo locomotore diesel acquistato soprattutto da aziende private europee di trasporto ferroviario..

Ecco, per quel che riguarda le cose italiane che ho trovato in questo salone, credo proprio che sia tutto, forse mi sara' sfuggito qualche carro qua e la', ma niente di piu', comunque direi che il bilancio puo' considerarsi relativamente positivo.

E' il momento, quindi, di spaziare per gli altri stands presenti, cominciando da uno dei piu' maestosi, quello di Fleischmann. Come sempre la ditta di casa presentava un grandissimo stand con due enormi plastici completamente automatizzati, uno per la scala N e uno per la scala H0. Quest'anno uno era completamente innevato e posso garantire che l'effetto era veramente notevole. Eccoli qui sotto visti da varie posizioni, in modo da poterne apprezzare la cura e i vari particolari.

Inutile dire che c'era anche Maerklin, ma trovo che non sia possibile presentare da mille anni sempre lo stesso plastichetto a "elle" e mi sono arrabbiato un po' tra me e me, scendendo in sciopero fotografico. Un'azienda di questo calibro dovrebbe averne una stiva di plastici da proporre ai visitatori, invece ogni anno, da sempre, si ritrova sempre lo stesso trito e ritrito "quasi ovale", mi sembra quasi offensivo nei riguardi della clientela; che diamine, e' una cosa cosi' complicata per un mostro da cento epassa milioni di Euro di fatturato annuo, programmare un nuovo plastico per le fiere almeno ogni due o tre anni?! Fatto sta che mi sono rifiutato di fotografare una cosa che potete ritrovare in tutte le precedenti recensioni di questa fiera; quest'anno sono molto arrabbiato con Maerklin!

Propongo solo queste due foto di un grande diorama di Trix, riproducente la parte ferroviaria di un'acciaieria, perche' era l'unica cosa del loro megastand ad essere relativamente recente

Tra le grandi Case non poteva mancare Kato, la grande produttrice giapponese nota soprattutto per il materiale ad alta velocita' di quel Paese, che come sempre faceva girare su circuiti asettici i suoi missili in scala N

Poi c'era Brawa che non aveva nulla di Italiano o italianizzabile, ma che presentava un bellissimo diorama che le riviste specializzate facevano la coda per fotografarlo; eccolo qui

Adesso passiamo a parlare un momento della scala TT, quella che e' stata snobbata dalle grandi case, ma, come saprete bene se seguite normalmente queste mie recensioni, io giudico sia la migliore di tutte per equilibrio tra dimensioni e dettagliabilita'. Quest'anno, con mia assoluta soddisfazione, ho visto un certo rifiorire di proposte in questa scala; ovviamente capo in testa c'era sempre Tillig, ma molte altre piccole aziendine presentavano dei bei cataloghi in questa scala. Partendo da Tillig, anch'essa sempre con il piccolo plastichetto che ormai fa parte dell'arredamento del salone (anche se qui e' piu' giustificabile rispetto a Maerklin), ecco qui sotto alcune istantanee della sua produzione esposta in tre vetrine, naturalmente tutta di stampo tedesco.

In questa scala c'era anche TTClub che presentava un bel po' di modelli, carrozze passeggeri e carri di tutti i tipi e di tutte le epoche, veramente un bel catalogo per tedeschi appassionati...

Poi degna di nota, tra le offerte in scala TT, c'era ancora Kuenn con un bel po' di materiale motore di ottima fattura...

...e NS che peraltro presentava anche materiale in H0.

Bah, non e' proprio che ci fosse poco di TT in giro per il salone, tantopiu' che c'era ancora qualcosina d'altro, a volte semisotterrato in qualche altro stand, in mezzo alla montagna di H0 che la faceva da padrona. Sono stato veramente contento per questo nuovo sussulto della TT e sono gia' curioso di vedere se questo trend continuera' l'anno prossimo con nuove ditte che si affacceranno alla ribalta della Spielwarenmesse con proposte ancora piu' nuove. Per dire, l'anno scorso c'era qualche artigiano che produceva materiale in TT in tutto ottone, artigiani che quest'anno non ho visto e che non sono in grado di sapere se non li ho semplicemente visti o se proprio non ci fossero. Comunque di TT ce n'e' tanta in giro e mi piacerebbe vederla tutta rappresentata insieme, per valutarne l'effettiva consistenza ed avere un quadro complessivo dell'offerta di 1:120.

Non molto lontano da dove avevo esposto le mie cose, c'era lo stand di ABC, una ditta francese che propone una miriade di cosine in fotoincisione; avevano una vastita' di riproduzioni veramente eccezionale e, considerando che questo e' un settore a me molto caro, sono passato molte volte a curiosare ora questo, ora quello, nel loro stand. Lavorano molto bene e dimostrano una passione notevole e una grande fantasia nel ricercare i soggetti da riprodurre; eccone una bella e nutrita carrellata.

Veramente notevole, vero? Bene, ora per restare vicini allo stand dove mi trovavo io (di fronte avevo nientepopodimeno che Maerklin), proprio a fianco avevo Hag che presentava una serie di piccole loco a vapore e alcuni minimi locomotori diesel a due assi, anch'essi con bielle, tutti a scartamento ridotto, veramente carini e con una meccanica da orologino svizzero, date un'occhiata qui sotto

Tra le cose d'effetto ed egualmente di minime dimensioni, c'era la produzione di Saller, che presentava una miriade di trattori e un'infinita' di macchine agricole di tutte le epoche, ma soprattutto cose old time...

Weinart e' anche il distributore Peco per la Germania e quindi i due stands sono normalmente uniti e quest'anno tra le altre mille cose, presentavano anche queste piccole loco in scala N inglese e una interessante serie di passerelle componibili per l'H0; mi hanno colpito per la loro semplicita' e per la loro bellezza e quindi mi pareva fosse un'altra cosa carina da proporvi.

D+R presentava una serie di carichi per carri un po' originale, in quanto oltre a due tipologie di carichi di traverse ferroviarie, si dedicava a carichi di pietrisco o granaglie inerti in genere e presentava addirittura un campionario delle possibilita' fornibili a mo' di mazzetta dei colori, in cui era evidenziato sia il tipo di granulo che il suo colore. Ho trovato questa offerta nuova e interessante

Poi c'erano tutti i produttori di materiale per plastici. E' interessante dire innanzittutto che queste ditte erano praticamente tutte in festa per il fatto che festeggiavano tutte tra il cinquantesimo e il sessantesimo anniversario! Ci pensate? Da noi le aziende fermodellistiche hanno una mortalita' infantile che non esiste neanche in Africa e qui, tutte pimpanti, festeggiano i mezzi secoli di vita, com'e' vario il mondo, non trovate? Beh, non importa e pensiamo agli stands, cominciando da Noch, ecco una serie di foto di piccoli diorami che proponeva.

Poi c'era Busch, anch'essa con una interessante serie di diorami utili a presentare al meglio la loro proposta

Poi Vollmer, con uno stand sempre strapieno di visitatori e parecchie cose interessanti da vedere

Per non parlare di Heki che continua a portare avanti il suo programma, veramente interessante, di costruzioni in cartoncino, ottimo sistema a basso costo e di notevole effetto, ovviamente assieme all'offerta tradizionale

Tra i piccoli si facevano guardare PMT e HMB

Ma quella che ha avuto l'idea giusta per questa edizione del salone del modellismo, e' stata Preiser. Vi ricordate? nelle recensioni degli anni scorsi vi facevo vedere che Preiser presentava normalmente un Maestro scultore che produceva "in diretta" la figurina traendola da una modella in posa (normalmente "strafiga"), per far vedere qual'e' il processo evolutivo delle loro figurine. Ebbene, quest'anno hanno cambiato strategia e sono passati a far vedere "dal vivo" tutto il loro campionario di figurine. In pratica, con l'utilizzo di sei belle ragazze che a turno cambiavano interpretazione ogni 15 o 20 minuti e, a rotazione animavano, se cosi' si puo' dire, il loro catalogo, passando in rassegna tutti i generi della loro produzione; veramente una trovata interessante e carinissima. Io ho fatto un po' di foto per darvi l'idea di cio' che veniva proposto, ma vi sassicuro che le "interpretazioni" delle ragazze sono state molto piu' numerose di quelle che potete vedere qui sotto.

Naturalmente l'offerta di Preiser non si limitava a queste performances delle ragazze e, per quella "grande" che Preiser e', non poteva esimersi dal presentare nuovi diorami, come fa sempre ogni anno; anche quest'anno, infatti, ne aveva tantissimi e tutti molto belli, eccone una grossa infornata...

In questo settore non si puo' assolutamente saltare Faller che, oltre ai suoi accessori per plastici, aveva incrementato l'offerta di "car system" e di conseguenza aveva anche raddoppiato la sua visibilita' con nuovi plastici operativi dedicati a questo suo esclusivo sistema.

Per quel che riguarda i diorami, citerei ancora Lenz che ne presentava uno in scala 0 molto bello per la cura e per l'ambiente "soft" che riproduceva, veramente attraente...

Anche Weissman per presentare le sue diavolerie elettroniche fa ricorso da molto tempo a piccoli diorami, settore in cui propone spesso scenette da "luci rosse", di fatto distinguendosi anche cosi' da ogni altro

Come sempre a questa fiera erano presenti i produttori di macchine funzionanti veramente a vapore vivo, ma io mi limitero' a pubblicare in loro rappresentanza solo una foto

mentre ne pubblico una sola perche' non ne ho fatto di piu' a questa splendida Big Boy, lunga circa due metri e in vendita alla modica cifra di 150,000 Dollari. Beh, considerando che il Dollaro e' andato molto giu' rispetto all'Euro, chi fosse interessato ad acquistarla sarebbe bene che si affrettasse per evitare che i valori cambino e possa sfumare un grande affare...

Ma di cose che superavano alla grande i centomila Euro ce n'erano anche altre e, questa volta piu' vicine a noi, cose che ci potevano anche far inorgoglire per essere italiani, che ne dite di questa Lamborghini e di questa Ferrari esposte nel capannone adiacente al nostro?

Ma c'era anche nuna nuovissima Fiat 500 che faceva bella mostra di se', poco lontano da noi...

... non era la stessa cosa, ma un po' d'orgoglio noi italiani lo potevamo provare egualmente, bene o male e' pur sempre l'auto dell'anno, non vi sembra?

Come ogni anno sono poi andato a salutare i miei amici di Fine Art Model che quest'anno presentavano la famosa MV Agusta d'epoca e una batteria di aerei riprodotti in ogni piu' infimo particolare. Questo e' sempre uno stand-spettacolo.

Ma un vero spettacolo e' stato vedere come una ottima artista, armata di aerografo e colori non tossici per la pelle, in breve tempo sia riuscita a "vestire" in questo modo una bella fanciulla a sua volta "armata" di stivali e un semplice bikini...

Bene, anche quest'anno e' tutto, per lo meno quello che ritenevo attinente o interessante. Come avete visto e' una manifestazione in cui si puo' trovare di tutto e che riesce sempre a superarsi ogni anno con cose nuove o inaspettate.

Nel darvi appuntamento... alla prossima, porgo un saluto a tutti voi che avete avuto la pazienza di leggere fin qui.