Tornire Profili Complessi

 

Quando mi sono trovato di fronte al dover riprodurre le ruote del carrello portante anteriore della locomotiva Gr. 552, mi e' saltato subito all'occhio come la loro struttura a vela piena presentasse la difficolta' di avere una vela non piana, liscia, bensi' lavorata secondo un profilo ad onda, con la parte centrale di maggior spessore, rispetto alle due parti esterne (attaccatura al mozzo da una parte e al cerchio dall'altra). Questo stesso problema si ripeteva in tempi successivi anche per le ruote portanti della Gr. 625, della Gr. 910 e della Gr. 950, quando pero' questa realizzazione non era piu' uno scoglio duro come all'inizio.

I metodi per riprodurre queste ruote possono essere numerosi. Il primo e piu' istintivo consiste nel prodursi un utensile con un profilo tale che in un'unica operazione si ottenga direttamente la ruota finita, dove rimane solo da troncarla dal tondo pieno.

Ho provato questa soluzione, naturalmente, ma non e' cosi' facile come puo' sembrare in teoria; un utensile cosi' largo ingenera vibrazioni in torni di piccole dimensioni, rendendo poco gradevole il livello di finitura, inoltre non e' propriamente facile e veloce produrre utensili in buon acciaio, quindi di elevata durezza, di qualita', senza il minimo dentello od imperfezioni di vario genere. Un buon utensile si potrebbe avere rivolgendosi a ditte specializzate, questo si', pero' dove sta, allora, il gusto di vincere le nuove sfide da soli, con le proprie mani ed il proprio cervello?

Scartato questo metodo senza neanche aver tentato di limitarne i difetti, sono partito a pie' pari nella realizzazione di un marchingegno che mi ronzava nella testa da tempo, che avrebbe potuto riprodurre qualsiasi profilo e mi sarebbe servito per sempre, con la caratteristica di usare un utensile di piccole dimensioni, molto duro, facilmente affilabile e che quindi non avrebbe indotto alcuna vibrazione, a tutto vantaggio del livello di finitura.

Il marchingegno e' quasi un pantografo semplificato al massimo che, seguendo un profilo facilmente intercambiabile riproduce, in scala di circa 1:3 il profilo stesso sulla testa del tondo di ottone. Alla fine basta troncare a misura dello spessore che si desidera per ottenere ruote od altri particolari.

Per chi ne fosse interessato questo link porta ad un disegnino molto schematico dell'oggetto, comunque ognuno potra' adattare le proporzioni in ragione delle dimensioni del materiale che usera' e del tornio che ha a disposizione e del tipo di lavoro che pensa di richiedere a questo attrezzo.

 

Qui sotto allego due viste della "macchinetta".

 

 

Per la sua costruzione ho usato essenzialmente lamiera acciaiosa di buon spessore (poco meno di 3 mm) ed ho tentato di contenere al massimo il numero di pezzi che la compongono. L' utensile e' costituito da una barretta cilindrica di acciaio al cobalto di 4 mm di diametro di comunissimo reperimento in negozio. Qualche bullone, qualche dado autobloccante, un po' di inventiva e di buona volonta' ed il gioco e' fatto.

Aggiungo qui sotto il particolare di un lavoro fatto con questo attrezzo