* Model Expo Italy 2015 *

Se l'anno scorso il tempo ci aveva fatto un regalo che era perfino difficile da credere, con sole e temperatura primaverile assolutamente fuori stagione, quest'anno la nostra bella manifestazione si é svolta sotto un cielo plumbeo con pioggia che smetteva e riprendeva senza una regola, come fosse annoiata e non sapesse cosa fare. Ma anche con questo fastidio gli appassionati non si sono fatti attendere e anche quest'anno hanno voluto battere tutti i record precedenti, riuscendo a totalizzare un numero incredibile di oltre 70.000 presenze, ben 10.000 in più dell'anno scorso, che secondo tutti era stato davvero magico.

Confesso che in cuor mio avevo un certo timore per quel che riguarda l'affluenza di quest'anno, in quanto ero reduce dalla Spielwarenmesse di Norimberga, conclusasi appena venti giorni prima, e lì avevo constatato un discreto calo di visitatori, almeno per quel che riguarda il nostro amato settore dei treni. Vedere che i visitatori calavano in Germania, che é la patria del fermodellismo, la terra in cui la crisi pareva non esistesse proprio, non é stato un bel vedere, ma per fortuna non é stato così e noi, qui a Verona, al contrario abbiamo visto molto più pubblico di sempre; un fatto eccezionale veramente. Il merito di questo va sicuramente al fatto che questa fiera é sempre più amata e conosciuta dagli appassionati, anche ad una più massiccia pubblicità rispetto agli altri anni ed infine anche ai molti eventi che si sono tenuti nei due giorni di apertura, anch'essi molto ben pubblicizzati, eventi che gli appassionati dei vari rami modellistici apprezzano moltissimo e seguono con passione e fervore.

Relativamente ai treni, se l'anno scorso avevo scritto che Verona batteva Norimberga per 1 a 0, quest'anno potrei dire che Verona batte Norimberga 3-0 tant'é stata la differenza e questa non è cosa da poco, se consideriamo che la Spielwarenmesse è la più grande fiera del mondo. Comunque devo precisare che il fatto che una fiera vada in sofferenza di visitatori non é una vittoria per nessuno, ma il fatto che Verona cresca in controtendenza con altre fiere, ci da molta gioia e soddisfazione.

Come ho già detto altre volte su queste pagine, il percorso intrapreso dal Model Expo Italy è quello corretto da seguire, le associazioni di modellisti di tutti i generi, con i loro plastici e con le loro evoluzioni o le loro gare, fanno da traino per una infinità di altri appassionati e anche per le loro stesse famiglie che poi ne trainano altre ancora. Questi giorni sono splendidi per tutti coloro che operano nel settore o sono semplicemente appassionati; c'è nell'aria un tale entusiasmo e una tale allegria che annullano completamente l'eventuale disagio di una levataccia fatta da chi viene da lontano, quest'anno poi, questi fattori hanno anche annullato il tempo piovoso che avrebbe potuto far rinunciare molti. Sono due bei giorni da vivere intensamente e da ricordare per almeno un anno, fino alla prossima edizione.

Bene, adesso parliamo di fermodellismo che, in definitiva, è il motivo che ci ha portato qui al Model Expo Italy.

Come sempre partiamo dai miei modelli e poi continuiamo con tutto il resto...; a Verona ho portato i miei classici e storici modelli, dai trifase in scala N alle ultime locomotive prussiane in H0, ma anche alcune novità che avevo appena presentato a Norimberga pochi giorni prima ed infine, una in particolare, che presentavo assolutamente per la prima volta proprio qui, al pubblico di Verona. Guardiamo insieme le cose nuove, in ogni caso, per queste e per le altre potete tranquillamente andare al sito di Locomodel, così potrete trovare anche come sono nate, il perchè e un po' della loro storia.

Che da qualche anno io abbia intrapreso la strada delle prime locomotive elettriche prussiane, questo ormai lo sapete, quindi, seguendo questa affascinante storia industriale dell'inizio del secolo scorso, quest'anno la mia novità per questa grande ferrovia è stata la grossa locomotiva per treni merce E 90.5 come si presentava dopo la modifica del 1926 con panconi allungati e un grosso radiatore esterno sopra ad uno di essi, modello eseguito in scala H0, che si affianca alle ormai celebri E 91.3 già presentate sia in versione di origine che nella versione definitiva e E 90.5 in versione di origine e E 92.7. Del trittico, che poi è diventato un quintetto con le due versioni modificate, mancava solo lei, quindi ecco qui sotto la E 90.5 modificata, si presentava come mia abitudine in tutto metallo, ma era già in grado di far percepire un notevole senso di forza, con le sue linee robuste e imponenti. Anche questa, come tutte le altre prussiane, sarà presto disponibile in kit.

Nelle vetrinette presentavo anche un'altra novità prussiana, cioè la E 92.7, questa volta in scala N, che avevo portato pochi giorni prima a Norimberga. Un altro bellissimo modello che potrà ampliare elegantemente il parco trazione di chi si occupa delle ferrovie dell'inizio del secolo scorso o semplicemente di chi colleziona solo bellissime loco di grande importanza storica, Tra l'altro devo dire con soddisfazione che questa era l'unica novità in scala N al salone di Norimberga. Eccola a voi nella foto sottostante.

Ma vi avevo parlato anche di una novità italiana portata, questa volta, in prima assoluta a Verona; ebbene eccola qui sotto, si tratta della locomotiva trifase E 552 in scala N. La ritengo un piccolo gioiellino; questa è la locomotiva trifase che io ho sempre amato di più, non tanto per il suo successo tecnico che in definitiva non è stato così clamoroso, bensì per le sue forme assolutamente diverse dal passato e per la mole di nuove idee e nuove tecnologie che essa ha portato in dote alla successiva trazione trifase italiana.

Per il resto solo una carrellata di foto, tanto per far mente locale sullo splendore di quella vetrinetta che, anche se immodestamente, reputavo veramente meravigliosa.

Naturalmente la mia crociata per il salvataggio della documentazione tecnica ferroviaria non si e' mai fermata e, anche quest'anno, al mio stand rappresentavo l'Associazione DSC (Documentazione, Storia, Cultura) di cui faccio parte orgogliosamente e illustravo ai modellisti e agli appassionati piu' responsabili, le caratteristiche uniche e importantissime di questa associazione che, grazie al lavoro di valenti modellisti e di appassionati dei piu' svariati settori, dal navale all'automobilistico, per passare dall'aeronautico e al ferroviario, con in capo il grande Attilio Mari, sta recuperando, digitalizzando e mettendo a disposizione di tutti, migliaia e migliaia di disegni dal grandissimo valore storico e tecnico. Lentamente, grazie al lavoro e alla buona volonta' di molti appassionati che hanno fatto propria questa battaglia per il recupero e la conservazione di disegni, foto e di tutto quello che rappresenta la nostra storia tecnica e industriale, stiamo raccogliendo moltissime reliquie che, diversamente, sarebbero finite al macero con un grandissimo danno per tutti noi e per la storia industriale del nostro Paese.

E' chiaro che tutti noi vi invitiamo a visitare il sito dell'Associazione D.S.C. <http://www.associazionedsc.it/> per verificare di cosa si tratti, per vedere quale grande progetto sia questo, quanti abbiano gia' aderito a questa crociata e quanto materiale abbiamo gia' inserito in questi anni e poi, naturalmente, vi inviteremmo anche a controllare quali disegni o foto o altro voi possediate per aiutarci in questa grande raccolta che, come potrete constatare, e' diventata una realta' veramente importante, ricordandovi di essere generosi, in quanto la cecita', l'egoismo e la misantropia, quando si parla della nostra storia, sono proprio i maggiori pericoli che noi dobbiamo combattere e debellare.

Dopo queste doverose raccomandazioni cominciamo finalmente a girare per gli stand; veramente tanti i negozi che si sono dati appuntamento al MEI, trovo indispensabile darvene un accenno in modo che sappiate regolarvi su dove fare gli acquisti l'anno prossimo; date un'occhiata a quanti erano, con proposte di prezzi che oltre ad essere interessanti, di fatto, obbligavano all'acquisto; erano tantissimi, ma non voglio dilungarmi, guardate voi stessi se questi che elenco qui sotto vi possono bastare; piccola nota, le foto le ho fatte in più volte, non riuscivo ad organizzare dei percorsi stabiliti poichè ad ogni tre passi mi dovevo fermare con qualcuno e, a volte, dovevo anche cambiare completamente programma, quindi mi scuso fin d'ora con chi posso aver tralasciato... se è successo questo, scusatemi, ma non è stato per mia volontà...

Partirei anche in questo caso con lo stand dell'amico Domenico con cui avevamo unito i nostri spazi. Il suo negozio si chiama Minimondo ed é uno dei più forti venditori della mia regione. Quest'anno anche lui aveva una grossa novità, in quanto si era fatto preparare in esclusiva da ACME (che peccato che non sia presente ufficialmente alla più bella fiera italiana...) il treno del Cadore, quel treno, ormai storico, che partiva da Roma Termini e arrivava a Calalzo ed era frequentato soprattutto da quei viaggiatori che poi proseguivano in autobus (un tempo anche con il trenino delle Dolomiti) per Cortina d'Ampezzo. La sua composizione era del tutto particolare e comprendeva anche una carrozza letti e due carri per il trasporto di auto al seguito; una vera chicca. Eccolo dentro un tubo trasparente mentre sovrasta il materiale commerciale che era in normale vendita. Di questo treno ne ho voluto fare delle foto più ravvicinate per una sorta di rispettosa memoria storica, ma anche per fare in modo che possiate apprezzare meglio la sua originale composizione.

Di fronte a noi c'era un interessantissimo negozio che trattava attrezzature di tutti i generi, ma soprattutto rivolto all'elettronica e ci si poteva trovare dal sacchettino di plastica con la chiusura a zip fino alla lente più strana. Un vero tesoro per chi fa del modellismo! Ecco qui sotto "Elettronica Didattica"

A fianco di esso c'era una nuova entry, uno stand di una donna tedesca, Marion Zeller , una bella donna con un sorriso affascinante, con il pallino della tecnologia. Trattava banchi prova per locomotive, ma il suo prodotto devo dire che mi ha colpito molto, al punto di acquistarne ben due (H0 e N), in quanto affrontava il problema in modo semplice e pratico, basando il funzionamento di questi banchi sulla scorrevolezza naturale di metalli diversi, acciaio e un tipo particolare di ottone, e sul fatto che in un battibaleno si possono smontare lavare semplicemente con acqua e sapone e poi rimontare. Questi banchi inoltre hanno di serie anche il conduttore centrale, quindi sono studiati per tutti i sistemi di trazione, sia a due che a tre rotaie. Chi volesse saperne di più, può andare direttamente sul sito del produttore che è www.mazero.de. Come potrete vedere dalle foto che allego, questi semplici banchi sono pronti per ogni scala e per ogni scartamento, basta inserire il numero di moduletti necessario, poggiarci sopra la loco da verificare o da rodare e dare tensione. Tra i vari utilizzi che venivano mostrati allo stand, c'era anche quello relativo alla possibilità di usarli rovesciati in modo da accedere facilmente alle ruote per provvedere alla loro pulizia. Guardate e convincetevi, io li ho già provati e vanno alla grande!

Ma come non bastasse, Marion Zeller vendeva anche pasta,, sì pasta, ma una pasta molto originale che dovrebbe essere quella di cui dovremmo nutrirci noi fermodellisti. Nelle miniature non si riesce a percepirne bene la forma, ma se cliccherete sull'immagine potrete vedere in dettaglio di cosa si tratta. E' stata una simpatica sorpresa per me ed é giusto che lo sia anche per voi

Adiacente a Marion Zeller c'era una simpatica conoscenza dell'anno scorso, vi ricordate? L'altranno scrivevo "Mooooolto interessante lo stand di Eisenbahan Welt proveniente dalla zona attorno a Silandro che promuoveva la passione fermodellistica di questo club... facendo degustare dell'ottimo Speck!" e avevo pubblicato la sua foto che ripropongo qui sotto...

...Ebbene, le intenzioni erano le medesime anche quest'anno, ma guardate voi stessi com'era conciato quest'anno il nostro eroe; naturalmente con un braccio bloccato in questo modo non si può tagliare lo speck! Non c'é problema, noi fermodellisti abbiamo una proverbiale pazienza, attenderemo l'anno venturo per assaltare questo stand!

Alla mia sinistra imperava, é il caso di dirlo, l'immenso stand di "Treni Da Giardino" che spopolava tra i ragazzini, ma che faceva letteralmente fermare anche i grandi per l'enorme fascino di quelle locomotive così grandi e così ben fatte, locomotive che ti facevano innamorare subito con le loro luci, i loro suoni e con il fumo che emettevano. Guardate che collezione impressionante, da leccarsi i baffi!

In fondo al nostro corridoio, sulla nostra destra, c'era la postazione di TrainSim Hobby, un simpaticissimo e frequentatissimo simulatore di guida per locomotive. Ognuno poteva scegliersi la macchina che voleva guidare, il percorso e via, attenzione ai segnali, alla velocità e alle altre cose da tenere in conto e si diventava subito macchinisti. Uno stand che era sempre pieno di frequentatori assidui.

Continuando, trovavamo AGO Models di Bologna, altro grande e conosciutissimo negozio con una notevole esposizione e un'offerta talmente vasta ed interessante che toglieva il fiato, d'altra parte stiamo parlando di uno degli ormai pochi storici negozi italiani.

Dopo AGO Models, continuando nel corridoio perimetrale, c'era Model Sales anch'esso con uno stand di grandi dimensioni e una offerta di modelli più che adeguata.

ora ecco Model Factory che condivideva lo stand con Toffano, il celebre produttore, tra i rmodellisti, di pitture acriliche di cui molte adatte alle elaborazioni di materiale FS.

Mi é piaciuta molto la produzione di Model Factory; quanti tipi diversi di auto, camion e perfino motocarri! Tutti bellissimi e realizzati con grande accuratezza e cura dei particolari. Mi sono piaciuti al punto che ve li ripropongo piano per piano, espositore per espositore, se lo meriavano proprio.

E' ora la volta di LoCo di Colli. Bellissima la rimessa semicircolare strapiena di locomotive che presentava nel suo stand e belli e per niente costosi i suoi modelli

Ora siamo arrivati a Struttura Ferroviaria, produttore di materiale fisso di tipo ferroviario, con divagazioni varie in case e casolari come si conviene

Dopo Struttura Ferroviaria trovavamo un altro stand molto particolare, quello di Almrose, dedito all'elettronica applicata alle più svariate fattispecie modellistiche. Stracolmo di soluzioni originali, eccovene un piccolo campionario della sua offerta per i modellisti più esigenti in fatto di perfezione e accuratezza.

Di fronte a questi ultimi stand che abbiamo visitato, trovavamo MaCoMo con le sue bellissime riproduzioni di case, stazioni e materiale fisso tipicamente ferroviario...

... Trenogheno di pordenone che anch'esso é tra i più forti venditori della nostra zona, con un grandissimo stand stracolmo di scatole di tutte le Marche e di tutti i prezzi...

... e infine Model Truck che presentava tutto quel che si può desiderare nella gamma di camion in scala 1:87

Cominciando ad entrare nei vari corridoi, trovavamo Trenomodel di Stefano De Petri che ospitava anche Tommasoner e Irmodel, due appassionati che presentavano anch'essi cosine veramente interessanti. Ma andiamo per ordine, Trenomodel aveva un E444 che dominava letteralmente la scena, un po' per le sue notevoli dimensioni e un po' per i colori decisamente sgargianti ma che ben si adattavano ad un impatto fieristico; oltre a questo nelle vetrinette potevamo vedere modelli in scala N e TT (cosa abbastanza rara dalle nostre parti). Ecco qui sotto oltre alla Tartaruga, una bella carrellata di TAF e Minuetti in varie livree che questo produttore artigiano presentava al pubblico.

Ma come detto sopra, assieme a lui c'era anche Irmodel di Iraci che presentava altri modelli interessanti in scala N...

... e Tommaso, alias Tommasoner che, dilettandosi con le sporcature e gli invecchiamenti, sfoggiava la sua grande abilità con l'aerografo. Ecco un significativo assaggio della sua arte che lui mette volentieri al servizio di chi volesse sporcare in modo realistico qualche suo modello.

Eccoci quindi davanti ad uno stand che nel corso del tempo si è trasformato presentando prima solamente un negozio dedito alla scala N e ora diventando addirittura un produttore pseudoindustriale con una sua interessantisima gamma di carrozze e locomotive, sia per la scala N che per quella H0; parliamo di "PiRaTa". Ecco qui sotto un ragguaglio fotografico della loro interessantissima esposizione

proseguendo per il corridoio, da un lato c'era il negozio di "Il Trenaio"...

... e dall'altro lato trovavamo lo stand di "Linea Secondaria", il notissimo paradiso per i plasticisti di tutte le scale e di tutti i generi. Alberelli, terre e tutto quel che può servire per il miglior paesaggio realizzabile eccolo concentrato qui in questi scaffali e in questi espositori.

Ancora negozi, in questo caso "Modellismo 48", con un banco decisamente notevole.

Poi avevamo ancora Tecnomodel, altra grossa esposizione, cosa corretta per un grosso venditore di treni.

Ancora una postazione di guida simulata, si tratta di Rail Sim

Altro corridoio e altri stands. Qui spicca per la sua notorietà Artuffo di Torino, supert-storico negozio che ci ha regalato un mare di produzioni esclusive, per tutte ricordo i trifase in H0. Ora, per voi, ecco qui qualche foto delle sue speciali vetrine.

Ora é la volta di "ATM Group" che propone modelli italiani molto belli, oltrettutto ad un prezzo decisamente interessante. Si tratta di loco diesel per lo più prototipo degli anni '60, quelli in cui le nostre FS erano alla ricerca del modo tecnicamente migliore per sostituire le locomotive a vapore. Loco diesel che tutti noi amiamo e che sono rappresentative di un'epoca ormai perduta...

Dall'altro lato ancora un sacco di cose bellissime, infatti avevamo la storica accoppiata di Model 71 e Alpen Modell che continuano a stupire per la loro vitalità nel proporre sempre nuovi modelli. Ecco qui sotto le nuove proposte di Model 71...

Mentre qui potrete vedere le sorprese di AlpenModell. Dopo la faticaccia che aveva fatto per fare una Gr. 870 veramente super, ecco che questa volta AlpenModell ci presenta a sorpresa un'altra vaporiera in H0, la Gr. 851, egualmente in tutto ottone come la Gr. 870 e egualmente rifinita e dettagliata. Guardatela nelle foto a corredo, dove potete ammirarla ancora prima della verniciatura sia sopra che sotto; un vero piccolo capolavoro. Anche il forno é molto bello e fa tenerezza, poi a seguire la bella Gr. 870 di cui abbiamo già detto e il resto della produzione di carri e carrozze.

Come se non bastasse appena accomiatatici dai due ottimi toscani degli stands appena visti ci imbattiamo in altri due super-artigiani del modellismo ferroviario, vale a dire in Lombardi e Elettren, anch'essi tradizionalmente sempre assieme. Lombardi, dopo averci fatto seguire la costruzione dei suoi Coccodrilli svizzeri in scala 0, negli anni scorsi, quest'anno ce li presentava in tre varianti in tutto il loro splendore. Eccoli qui sotto da ammirare in religioso silenzio.

Dal canto suo anche Elettren non scherzava affatto, con una immensa Gr. 691 anch'essa in scala 0, già ammirata l'anno scorso, e tante altre meraviglie a farle da contorno

Ora é la volta di altri nomi veramente tosti, uno é Corel, il grande distributore di modellismo, tra cui navi e treni. Naturalmente a noi interessano soprattutto questi ultimi e siamo subito accontentati in quanto Corel é distributore di Brawa per l'Italia e nelle sue vetrine qualcosa di interessante per i fermodellisti italiani c'era sicuramente.

L'altro grande nome nel mondo fermodellistico é sicuramente Hornby. Questa grandissima azienda che, se non è la più grande del mondo, è semplicemente la seconda (non so chi venda di più tra Maerklin e Hornby, ma credo che non siano molto lontane tra di loro), presentava una miriade di Marchi a noi molto cari che ora sono di sua proprietà, infatti RivaRossi, Lima, Jouef, Arnold, Electrotren e Poker sono passati a far parte di questa grande squadra. Potrebbe dispiacerci, ma bisogna dire che Hornby si da molto da fare e non ci fa rimpiangere i tempi in cui Rivarossi e Lima erano due aziende italiane. Anche quest'anno, infatti, sono state molte le novità presentate agli appassionati; le trovate qui di seguito suddivise per i vari Marchi. Cominciamo da RivaRossi...

Vista la Gr. 851? che ve ne pare? altre foto le avevo fatte alla Spielwarenmesse di Norimberga e non volevo sprecare spazio e Mb ripresentando praticamente le stesse un'altra volta; chi volesse qualche dettaglio in più di questa vaporiera-novità di Hornby è pregato di andare un momento a vedere quell'altra pagina (ecco il link). Per il resto le altre novità sono tutte fotografate. Il secondo marchio di Hornby é Lima e anche con esso c'é da stare allegri in quanto di cose nuove e rinnovate ce ne sono parecchie anche senza bisogno di andare sugli elettrotreni...

Ma con Hornby non abbiamo finito, in quanto c'era da vedere ancora una cosa meravigliosa; questa volta il Marchio é Poker e la meraviglia é ritratta nelle due foto che seguono... sembrano le foto della macchina vera...

Proseguendo per i corridoi si scorrevano altri stands a destra e a sinistra, erano tantissimi e faccio fatica a ricordarmeli tutti nell'ordine esatto in cui si trovavano, comunque, dopo Hornby c'era TopTrain con altre locomotive meravigliose in tutto ottone; questa volta mancava la grossa Gr. 746 in scala 0, ma in compenso c'era da perdersi lo stesso davanti alla grande parata di loco italiane tutte in metallo che erano esposte.

Vicino a TopTrain si trovava ViTrains con i suoi coloratissimi E 464 e Minuetti che ad ogni fiera ritroviamo in altre e nuove colorazioni. Sembra una storia infinita quella di queste macchine così diffuse sulle linee italiane. Una pubblicità verticale, che propongo come prima foto, annunciava una sostanziosa novità di questa ditta: gli ETR 425 nelle livree FS e delle Nord. Naturalmente non ci dimentichiamo delle Vivalto e dell'E 326, oltre alle Ale 840 che facevano bella mostra di se' nei ripiani delle loro vetrinette.

Interessantissimo come sempre lo stand di Ninive, con le sue opere di pregio assoluto. Io amo immensamente i suoi casolari e le sue case coloniche. Da un po' di tempo Ninive si è spostata anche sulla riproduzione di ambienti devastati dalla guerra, ma questa è una parte della sua produzione che io amo molto meno, anche se devo riconoscere la maestria con cui sono eseguite anche queste riproduzioni; è semplicemente un lato oscuro della storia che testimonia della scellerataggine dell'uomo che io non amo ricordare, ma evidentemente queste riproduzioni hanno il loro bel mercato...

Lì vicino c'era Essemme che ha sempre prodotto belle cose in metallo di cui sono felice di possederne qualcuna, ma Essemme distribuisce anche Bemo e la sua esposizione era incentrata soprattutto su questa. Bellissima, anche se un po' costosetta la draisina svizzera in scala 0 di cui potete vedere qualche foto qui sotto.

Proseguendo trovavamo il grande ed elegante negozio di Bonsaglio che, a differenza degli altri che avevano banchi aperti su cui erano esposti i modelli, tradizionalmente aveva portato una specie di vero e proprio negozio, con tanto di vetrinette illuminate, ma io, se mi posso permettere, penso che questo elegantissimo modo di esporre, anche se più sicuro per il venditore, metta comunque una barriera tra il modello e il possibile acquirente che non può prendere in mano e guardare con attenzione ciò che desidera, cosa che stabilisce già da quel momento un contatto fisico con il modello desiderato. Certo, uno può chiedere di aprire una scatola, ma questo lo obbligherebbe, almeno moralmente, a perfezionare poi l'acquisto e, a molti, questo obbligo morale sono certo che non piaccia. Non so se io la vedo nel modo giusto, ma questa è la mia impressione e ci tenevo a dirla.

Qui dobbiamo tornare a parlare di banchi prova, ma questa volta, non minimalisti come quelli di Marion Zeller, peraltro perfetti e rispondenti in pieno alle aspettative, ma banchi strutturati con telai importanti e funzionanti completamente su cuscinetti a sfere; siamo nel regno di Ansaloni. Questi sono superbanchi con prestazioni assolutamente perfette e corredati di mille tipi di accessori che li rendono unici. Anche questi si rivolgono a tutte le scale e permettono perfino di controllare la velocità di funzionamento delle loco, non solo, ma anche di fare riprese macro dei particolari più minimi del biellismo o di altre parti in rotazione o in traslazione. Sono dei veri capolavori che, naturalmente costano un bel po' di più in ragione del lavoro necessario al loro studio e alla loro produzione. In definitiva, se voi volete semplicemente rodare una loco e vederla mentre funziona, va benissimo il banco di Marion Zeller, ma se volete avere una cosa bella di per se' stessa e adatta a mille ampliamenti futuri allora questi di Ansaloni fanno sicuramente al caso vostro.

Ecco, usciti da quest'ultimo corridoio, si apriva davanti a noi un luogo immenso, un capannone enorme, vastissimo, in cui ben incastrati gli uni con gli altri si sviluppavano un numero infinito di plastici modulari e di diorami; sembrava che implicitamente qualcuno suggerisse che, con i treni appena comperati nei negozi e presso gli artigiani che abbiamo appena visto, ci si sarebbe potuto fare tutto quello che era così ben costruito e messo in opera dai tanti gruppi fermodellistici che riempivano la scena. Infatti erano veramente tantissimi i gruppi e i clubs che erano venuti a Verona con i loro impianti, decine e decine che, tutti assieme, potevano contare su chilometri e chilometri di binari, tutti "vestiti" con paesaggi e ambientazioni di grande realismo. La bellezza di rassegne come questa é proprio che chiunque che avesse voglia di fare una qualsiasi cosa per se', qui può trovare spunti e soluzioni interessantissime, magari può aiutarsi anche chiedendo informazioni a chi ha già risolto quel problema specifico o già costruito quel modulo che ci piace e che vorremmo realizzare anche noi. Qui si ha a che fare con veri appassionati che sono felici di spiegare in ogni dettaglio su come hanno realizzato le loro opere. Cose del genere si possono vedere solo nel nord della Germania, nelle grandi fiere storiche e sarebbe un vero delitto non approfittare dell'unica occasione che abbiamo qui in Italia.

Passiamo quindi in rassegna questo mare sconfinato di plastici. Questa volta ho voluto fare una cosa diversa dal solito, cioé per ogni plastico sono partito da un punto qualsiasi e poi l'ho fotografato per intero, seguendo il suo percorso; qualche particolare interessante l'ho addirittura ripreso dai due lati. Non so se ripeterò una cosa del genere, in quanto mi é costato un numero folle di foto che poi ho dovuto sistemare, farne la miniatura e poi ancora collegare quest'ultima alla foto più grande una ad una... insomma un lavoraccio che non vedeva mai la fine! Comunque spero che vi piaccia e che chi c'é stato possa ritrovare quei punti che lo avevano colpito dal vivo.

Bene, cercare un ordine in cui pubblicare questi plastici, non é facile, scale differenti e dimensioni differenti non agevolano certamente il mio compito, ma, affinché nessuno si offenda seguirò l'ordine alfabetico con cui ho memorizzato le foto; cominciamo quindi da American Trains, quindi dalla scala più piccola, la scala N e da un'ambientazione un po' rara da trovare qui da noi, i paesaggi infuocati dei deserti americani.

Ed eccoci davanti ad ASN, la storica associazione di amanti della scala N che proprio quest'anno festeggiava il suo 20° compleanno e per l'occasione presentava un plastico modulare di enormi dimensioni. Una grande associazione di appassionati a cui io sono particolarmente legato (se io faccio scala N è proprio grazie a loro). Per celebrare in modo adeguato questo importante momento storico di ASN, dedico a loro uno spazio consistente che ne racconti la loro grande abilità e la loro costante crescita, sia come numero di soci partecipanti, sia come bellezza e varietà dei moduli proposti qui a Verona. Buon compleanno e altri mille giorni come questo!

Ma questi ragazzi non fanno solo moduli e non mettono solo giù binari, loro sono bravissimi anche nel costruire i modelli; a questo riguardo ricordo solamente il premio "Muzio". Ecco qui sotto una minima testimonianza di quel che sanno fare... tra Tartaruga e carrozze serie Z non c'è male vero?

Dopo questo doveroso festeggiamento che mi auguro sia di buon auspicio per tutti quei nuovi gruppi che erano presenti in fiera, come, per esempio, "Binari d'Italia" che vado a presentare ora. Anche loro presentavano un bel plastico modulare, però in scala H0, di grandi dimensioni e, devo dire, già decisamente "maturo". Anche a loro il mio più sentito augurio di festeggiare molti ventennali della loro passione.

Ora é la volta di Clamferr, altro storico sodalizio di appassionati di cui non é difficile intuirne la provenienza guardando le foto. Questi sono gli "eredi" spirituali di Enrico Milan il grande appassionato che ci ha guidato tutti verso un fermodellismo moderno e di grande qualità. Enrico Milan è stato un mio antico amico ed è scomparso troppo presto lasciandoci, però, una grande eredità di passione e di curiosità, con una spinta rimarchevole e continua verso la realizzazione di modelli sempre più perfetti. Sono state sue creazioni "Italmodel ferrovie" e "Treni & Plastici".

Spettacolare la fantastica presenza della Compagnia Modellisti Ferroviari di Verona a norma Fremo. Daccordo, giocavano in casa, ma il loro impianto é sempre incredibilmente interessante. Anche quest'anno presentavano parecchi moduli nuovi, testimoniando una vitalità di grande spessore. Molto curato e con moduli assolutamente da ricordare, questo plastico collettivo é sicuramente tra i migliori visti a Verona.

Sempre di Verona, il DLF puntava soprattutto sulle vetrinette in cui erano esposti i modelli di Pietro Tosolini, un bravissimo modellista vecchia maniera che riesce a fare modelli interessantissimi e per lo più trascurati dalle grandi Case, con materiali poverissimi e usando quasi tutte cose di recupero. Una bella dimostrazione di bravura e anche che, volendo, non serve spendere molto per avere un parco rotabili di tutto rispetto e assolutamente esclusivo.

Dopodiché ecco il grande plastico modulare del gruppo E656. La storia di questo gruppo é nota ai più, ma per i pochi che non la conoscessero ancora, voglio ricordare che esso é nato tra gli appassionati modellisti che frequentavano il forum di Duegi, la testata che edita TuttoTreno. Ebbene, dall'idea di uno di loro che auspicava l'unione di moduli che rispettassero regole comuni, fatti da molti e messi insieme in qualche luogo di incontro, é nata questa associazione che da tantissimi anni frequenta le fiere più importanti d'Italia mettendo in mostra uno degli impianti più interessanti e grandi che ci siano in circolazione.

Ora eccoci davanti ad un altro gruppo storico di Milano, il GFM. Loro sono sempre stati innovativi e ogni anno hanno portato qualcosa di inaspettato qui a Verona, una volta l'altoparlante che annunciava l'arrivo e la partenza dei treni, un'altra il pannello luminoso che comunicava ai viaggiatori gli orari dei convogli, insomma una ricerca continua della perfezione nelle loro riproduzioni. Ecco qui sotto una bella e completa documentazione fotografica dell'impianto che hanno portato quest'anno.

Adesso gustiamoci per un attimo i bellissimi diorami che, come ogni anno, ci presentava "Il Sestante". Veramente splendidi, peccato solo che fossero contenuti in protezioni di plexiglass che, riflettendo le luci d'ambiente, non permettevano di trovare un punto buono per non aver riflessi fastidiosi; ma non importa, quel che é bello, é bello!

Dopo Il Sestante, ecco a voi l'eccezionale riproduzione della stazione di Mantova ad opera del gruppo della stessa città; anche questa é un'opera conosciuta, ma splendida che ci si ferma sempre a guardarla. Oltrettutto i fermodellisti del gruppo di Mantova non stanno con le mani in mano, ma continuano a modificarla e a migliorarla, seguendo l'evoluzione della vera stazione, così ci si mette lì e si osservano per bene le differenze che risultano dall'ultima volta che la si é vista...

Il gruppo di Mestre, ormai da anni dedito alla LGB, aveva anche quest'anno il grande tavolone con un sacco di "trenoni" che andavano e venivano. Sempre affascinante la piccola ferrovia a cremagliera che potete vedere tra le foto riportate qui sotto.

Modellismo Euganeo dal canto suo aveva in esposizione un plastico sviluppato in lunghezza, ma con ogni ben di Dio, infatti non mancava nulla, dai mari ai monti.

Dopo tanta scala H0 rieccoci tornati alla mia simpatica scala N. Questa volta siamo con "N-Party" anch'essa con un mega-impianto di notevole bellezza; infatti molti moduli che lo componevano erano veramente belli e accattivanti. Comunque sia, l'ho fotografato tutto, quindi lascio a voi il piacere di scoprirlo foto dopo foto.

E' la volta del gruppo fermodellistico di Pontasseve, per la verità con un impianto non molto appariscente, sicuramente é in via di completamento, ma decisamente orientato alla storia di questa linea e di questa stazione in particolare di cui presentava una serie di manifesti che illustravano passo passo il percorso storico degli impianti fissi e dei mezzi che erano impegnati su quella che fu una linea veramente importante nel collegamento Nord-Sud del Paese.

E' giusto testimoniare anche la presenza di due ragazzi che avevano portato questo diorama operativo di una area portuale, ma non c'erano ne' cartelli, ne' riferimenti che riconducessero al soggetto originale; io ho chiesto se potevano dirmi qualcosa di loro, ma la risposta é stata di due nomi e due cognomi che ho già bell'e dimenticati... comunque eccoli qui, spero che l'anno prossimo, se ci saranno ancora, espongano anche qualche loro riferimento. Ecco qui sotto la traccia della loro presenza in fiera.

Giusto per collegamento di idee, cito ora due diorami operativi anch'essi, che avevo fotografato passando tra gli stand dei negozi e che trovo corretto citare almeno con una foto.

Nell'ordine poi abbiamo il gruppo che prende il nome dalla Società Veneta, molti miei amici, un bell'ovalone e tanta passione vera.

Poi ecco il Trentino, un bel plastico ordinato, pulito, perfetto in ogni particolare; un po' come la loro bella regione...

A Verona c'é un grande porto intermodale, uno dei più grandi d'Italia, quindi non poteva mancare l'abbinamento treno+camion, infatti il gruppo di Verona che aveva intrapreso questa strada già negli anni scorsi, ora dedica sempre più spazio ai TIR e al loro sempre maggiore inserimento nel tessuto sociale ed urbano.

Naturalmente, vista l'importanza di questa manifestazione fieristica, erano presenti le tre riviste del settore che ci riguardano, iTreni, TuttoTreno e Mondo Ferroviario, su cui poi potrete trovare altre recensioni di questa grande fiera modellistica, naturalmente i loro articoli saranno di taglio ben diverso dalla mia che vuole essere solo una rassegna di ciò che abbiamo visto.

Siamo verso la fine di questo racconto e, come sempre faccio in chiusura, voglio farvi sorridere un attimo guardando questi capolavori costruiti da due appassionati. Stranamente erano dentro al nostro capannone, ma ne sono stato ben felice, perchè diversamente forse non sarei riuscito a trovarli. Ecco qui sotto una bella rassegna di macchine agricole, tutte funzionanti, funzionavano a tutta birra anche mentre le stavo fotografando, realizzate, quelle di questa prima tranche da Franco Violi...

...mentre questa seconda infinita tranche da Pietro Recchia. Noi facciamo modellismo ferroviario e va bene, facciamo belle cose anche noi e va bene, a noi piacciono di più i treni e va bene, ma non vi sembrano dei veri capolavori queste macchine agricole e questi trattori? Ma ci pensate in quanto tempo si possono realizzare così tanti modelli in scala grande con un dettaglio simile? La risposta é semplice, una vita. Ora ingrandite ogni foto e guardatela con attenzione, c'é da imparare molto da questi modelli. Complimenti agli autori per il grande impegno, la costanza e per la grande bravura!

Adesso è proprio tutto, siamo arrivati alla fine della nostra visita al Model Expo Italy 2015, naturalmente vi ringrazio per l'attenzione e per il tempo dedicato alla lettura di questa lunga recensione di questa che é una delle fiere piu' belle e piu' coinvolgenti che esistano in Europa. Se siete appassionati di modellismo, di tutti i tipi, dal navale all'aeronautico, all'automobilistico o al ferroviario e se non ci siete mai stati, credo che dobbiate riconsiderare la cosa e che dobbiate assolutamente esserci anche voi al prossimo appuntamento, per vedere questa enormità incredibile di persona...
Un caro saluto a tutti e, come sempre... alla prossima.

Giorgio Donzello