Questa edizione dell'Hobby Model Expo di Novegro, per me, e' stata sicuramente un'edizione molto speciale. Quest'anno, infatti, c'era una nuova ditta che esponeva le proprie realizzazioni, la Locomodel, si, proprio la "mia" Locomodel.
Avendo deciso che fosse arrivato il momento in cui Locomodel doveva nascere, solo a fine aprile, non nascondo che e' stato titanico presentarmi all'appuntamento di Novegro in modo degno Onestamente volevo anche un po' stupire sia per la scelta dei modelli proposti, che per la qualita' delle realizzazioni. Questa era la prima uscita ufficiale per la Locomodel e naturalmente desideravo che desse fin da subito quell'impressione di qualita' per cui mi batto da sempre, anche se il tempo a disposizione era stato molto poco e c'era, perdipiu'. anche un agosto di mezzo.
I modelli Locomodel erano tutti contenuti in una elegante vetrinetta posta nello stand dell'ASN, che ringrazio pubblicamente per la collaborazione e per l'appoggio fornitomi, ancora una volta devo dire che il far parte di questo fantastico gruppo di amici e' premiante in tutti i sensi.
Questa volta, quindi, la mia recensione su Novegro parte proprio dalla nuova nata, dallo "stand" Locomodel.
Chiaramente essendo una "new entry" la proposta Locomodel di quest'anno e' da considerarsi come una somma di novita' assolute e, onestamente, mi trovo un po' a disagio a parlarne in maniera distaccata, ben sapendo che ci ho lavorato 16 ore al giorno per cinque mesi senza alcuna interruzione, quindi per non abusare di questo spazio che vorrei il piu' asettico e "super partes" possibile, proporro' solo le miniature delle novita' che mi riguardano, senza la possibilita' di ingrandirne le immagini come invece sara' per tutti gli altri produttori, nessun conflitto di interessi, anzi, con cio' voglio porre la Locomodel addirittura in svantaggio; chi volesse vedere meglio e saperne di piu' sulle mie proposte portate a Novegro, e' invitato nello spazio di Rotaie.it dedicato alla Locomodel.
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Tutte queste realizzazioni le ho volutamente presentate in metallo nudo (salvo poche eccezioni) affinche' fosse possibile osservarne la fattura e la pulizia costruttiva, questo perche' era la prima uscita ufficiale di Locomodel e ci tenevo molto che si capisse bene il fine lavoro che stava alla base di questi modelli. Dalla prossima volta esporro' un mix di modelli sia in metallo che veniciati.
Un mio amico, l'ing. Olindo Regazzo (tel. 333 8777102 email: tecnomax.tv@virgilio.it), ha realizzato in sinterizzato il modello della Libli, la famosa Littorina blindata di Mussolini, in scala N, quindi ho pensato di presentarla nella stessa mia vetrinetta, pur non essendo opera mia, ma era cosi' carina che l'idea mi e' piaciuta molto.
Bene, terminata questa doverosa carrellata su Locomodel, un plauso va agli amici appassionati che, nello stand ASN come me, esponevano le loro opere in due vetrinette poste dall'altro lato dello stand. Tutte queste opere, come ho detto eseguite da appassionati della scala N e soci ASN, nella quasi totalita' sono diponibili solo per i Soci iscritti all'ASN grazie all'istituzione dell'Ennegozio che si occupa di distribuire ai soci queste realizzazioni. Le foto ingrandite in qualche caso possono essere impietose, questo accade soprattutto con i modelli piu' piccoli come nel caso della scala N, ma vi assicuro che tutte queste cosine, viste dal vero e alle loro giuste dimensioni, erano particolarmente piacevoli e mi hanno colpito molto. Ecco quindi qui di seguito, nell'ordine, la splendida rimessa di Luca Patuzzi, l'altrettanto stupendo segnale SBB di Amedeo Fabroni, le E 633 e E 444.005 di Nino Iraci, la D 345 dell'accopiata Maiocchi-Gallo,il carro a sponde basse e gli stupendi carri tramoggia "Transcereales" di Alessandro Corsico, le simpatiche Alfa Giulia di Alex Pone ed infine il D 461 e la bella ALe 601 di Naldini
Adesso cominciamo il giro degli espositori tradizionali, pur con la doverosa premessa che, vincolato com'ero alla mia esposizione per rispondere a domande e quesiti vari dei visitatori, le mie "fughe" erano sempre di breve entita' e qualcosina mi puo' anche essere sfuggito, chiedo venia se questo e' avvenuto.
Adiacente a me, c'era lo stand di Morciano che presentava un interessante Arlecchino e un TAF; Morciano inoltre presentava anche le motrici E 404 dell'ETR 500, peccato che il Minuetto annunciato l'anno scorso non fosse ancora pronto
Poco piu' avanti mi e' piaciuto il complesso ALe 801-ALe 940, la "Fanta", di CLM, forse un po' troppo vivace nei colori, ma di ottimo aspetto.
Proseguendo il giro notavo con un certo dispiacere, nonostante che mi piacciano tantissimo, la presenza di molti produttori di auto e, oltre a questo, anche dei grandi spazi vuoti a testimonianza del momento difficile che vive il nostro fermodellismo. Un tempo neanche tanto remoto, il padiglione dedicato ai treni era pieno solo di produttori di treni e non di un po' di tutto com'e' avvenuto in questa edizione dell'HME; speriamo che i tempi grami finiscano presto, assieme alla ripresa economica generale del nostro Paese.
Comunque in questi spazi che non si sapeva come riempire ci si poteva beare della vista di belle cosine in scala 1:1 come questa aggressiva Ferrari 360 pronta per gareggiare nell'escusivo campionato ad essa dedicato
Proseguendo, quindi, dopo un po' di questi stands "forestieri", mi trovavo davanti a quello Maerklin che, pur nella sua inusitata modestia, presentava qualcosa di italiano, cose per lo piu' conosciute, ma la grande Casa merita tutto il rispetto e quindi le ripropongo
Di notevole effetto il ritorno a dimensioni onorevoli dello stand RivaRossi che, pur se non piu' azienda italiana come ben ben sappiamo, e' sempre nei nostri cuori e ci fa piacere il vedere che la fase di ripristino degli stampi procede in modo spedito. Non c'era moltissimo del vecchio catalogo di un tempo, inoltre moltissimi modelli erano relativi ad amministrazioni ferroviarie estere, di FS si vedeva ancora poco, ma penso, anzi, voglio pensare, che sia solo questione di tempo e che presto la maggior parte del patrimonio fermodellistico italiano di Lima e RivaRossi ci verra' nuovamente riproposto. Per adesso puo' essere interessante vedere che stanno per arrivare il 402A e le Tartarughe rivisitate in parecchi particolari.
Non molto lontano si poteva visitare lo stand Gieffeci, importatore della Roco, anch'essa nobile decaduta che sta attraversando disagevoli traversie, comunque, a dispetto del momento aziendale si poteva verificare che il progetto E 444 sta andando avanti e, al momento, siamo a questo punto:
Per restare ai "grandi" presenti al salone, parliamo ora di Acme che negli ultimi anni e' cresciuta rapidamente come i funghi ed ora e' la realta' piu' importante del nostro Paese. Lavorare con i cinesi e' evidente che le ha permesso di sfornare novita' a ripetizione con un tale valore aggiunto che, sapientemente reinvestito in nuovi progetti e quindi in nuovi stampi, l'ha fatta crescere a dismisura nei fatturati. In questa sua aggressiva ascesa si e' messa contro qualche nome importante, ma sono certo che il management non e' sprovveduto ed ha valutato per bene anche questo rovescio della medaglia. Le sue novita' piu' importanti di quest'ultimo periodo sono le E 402A nelle due livree in cui e' stato dipinto al vero questo locomotore FS ed il D 342 di cui riporto un'istantanea della sua prova di stampo, decisamente carino e proporzionato. Tra le foto che pubblico noterete anche un'altra grossa novita', cioe' il musetto dell'ETR 500 di seconda generazione; per dovere di cronaca, pero', devo dire che mi ero recato allo stand Acme pensando di vederlo finito e pronto per il pubblico, dopo che l'avevamo visto annunciare gia' a Norimberga ai primi di febbraio e ben conoscendo la rapidita' cinese nello svolgimento dei propri compiti. Questa, almeno per me, e' stata una piccola delusione, ma comprensibile per due ottime ragioni, la prima potrebbe essere la gara con Hornby per acciuffare il mercato della E 402A che ha indirizzato la dirigenza Acme verso una totale attenzione su questo prodotto, piuttosto che disperdere energie, e giorni, sul progetto ETR 500 che, di fatto, non conosce concorrenza alcuna e che sicuramente fara' fare un nuovo balzo in avanti ai fatturati Acme, e la seconda potrebbe essere quella di non sovrapporre due avvenimenti modellistici cosi' importanti che andrebbero solamente a detrimento del numero di vendite rubandosi fatturato l'un l'altro. Comunque il musetto ora c'e' e noi attendiamo con fiducia che il progetto venga completato.
Da tempo Acme ha inglobato anche Fratix, il marchio di Fraticelli, ditta dedita alla scala N, oramai anche le scatole sono Acme. I prototipi li avevamo visti alle "Giornate Fiorentine" nell'aprile scorso e qui, puntualmente, sono arrivate disponibili le carrozze Gran Confort. Devo dire che ci assomigliano molto e complessivamente danno un buon colpo d'occhio, un po' troppo a spigolo vivo le curvature delle testate, ma per il resto mi paiono un buon prodotto. Le ho guardate per bene e devo dire che assomigliano piu' ad un prodotto artigianale che ad uno industriale, per la quantita' di parti aggiunte a mano e penso che il prezzo sia piu' che corretto e che, anzi, non segua per nulla il trend di ricarico a cui e' abituata Acme con le sue realizzazioni in H0.
Come ho detto prima, il salone l'ho visitato in veloci escursioni, per non assentarmi troppo dai miei modelli che richiedevano tutta la mia presenza. In un'altra di queste mie escursioni ho visitato lo stand di Lombardi, tutto ottone e del migliore che si possa immaginare, fresco vincitore de "Il modello dell'anno" con la 2-4-2 francese che ho ritratto qui sotto. La maestria di Lombardi la lascio giudicare a voi, io dico solo che quel premio se l'e' meritato tutto.
Vicino allo stand ASN dove in pratica vivevo io, c'era quello di Linea Model con la miriade di cose egregie che questa ditta vende in scatola di montaggio. Inutile dire che questo e' il momento del bellissimo E 402A, ogni tanto penso che siamo stati mille anni a desiderare questo modello, tanto che io, gia' allora stanco di aspettarlo, me lo sono costruito parecchi anni fa, ed ora ce lo ritroviamo ad ogni pie' sospinto, che strana che e' la vita, vero? In ogni modo questo modello e' stato la "star" di Linea Model al salone di quest'anno, anche perche', molto intelligentemente, Vincenzo Pisano ha giocato di anticipo ed ha presentato anche l'E 402 prototipo, in verita' molto bello e, dico io, ancora piu' adatto alla sua riproduzione per mezzo della fotoincisione dell'E 402 A.
La successiva mia escursione e' stata per far visita allo stand Vitrains, altra "new entry" del salone, ditta vicentina nata dalle ceneri della Lima grazie al coraggio di alcuni suoi ex dipendenti che hanno deciso che le capacita' progettuali e manageriali di quella storica Casa non dovevano andar perdute per sempre com'era ormai nell'ordine delle cose. Sempre con molto coraggio hanno anche deciso per la riproduzione del Minuetto (e presto ci sara' anche l'E 464), una bella e difficile "bestia" di cui ne so qualcosa per averlo progettato e proposto io stesso a questa manifestazione in ben due scale. La riproduzione dei cassoni sopra il tetto e' di particolare difficolta', come lo e' il musetto. Direi che il lavoro fatto dalla Vitrains e' decisamente soddisfacente e il modello restituisce pienamente l'originale. In bocca al lupo, Vitrains, che tutto vada per il meglio.
Subito dopo mi sono imbattuto nella LoCo, ditta artigianale specializzata nella riproduzione dei vecchi tram di Milano, veramente carini.
Un piccolo tuffo al cuore l'ho provato capitando nello stand di Artmodel che lavora in associazione con GT, Timishoara e HF. Qui, infatti ho scoperto che presentavano come novita' il diesel 356.004 FS in scala H0 che io egualmente presentavo in scala N e di cui ormai avevo tutto pronto per proporlo anche per la scala H0; a questo punto non so cosa ne faro' della versione in H0, anche se ho notato che mi ero spinto un po' piu' avanti con il dettaglio, cosa questa gia' visibile nella scala piccola, un bel dilemma. Comunque, le riproduzioni di queste Case nel tempo sono cresciute molto in qualita', soprattutto Artmodel e HF hanno un catalogo composto da cose molto pregevoli di cui mi vanto di possederne parecchie. Anche GT ha molto migliorato la propria produzione e l'esempio piu' eclatante e' l'ALn 772 che oggi restituisce in modo egregio l'originale; io posseggo quelle della passata produzione che sono decisamente inferiori, cerchero' di sostituirle con queste ultime.
Molto importante anche lo stand di Essemme, azienda dalle grandi capacita', molto rivolta al mercato svizzero, ma con una ottima apertura verso i modelli italiani. Ecco qui di seguito una ristrettissima panoramica della loro proposta per quest'anno. Niente male, vero?
Nello stand Uteca, che continua la storica attivita' diell'indimenticato Luzzietti, Aliotta presentava, tra l'altro, due bellissime riproduzioni delle ALn 840 e ALn 990
Interessante anche lo stand Rheingold con la sua nutrita serie di carri trasporto auto e le piano ribassato e l'interessantissimo carrello isostatico, esempio pressoche' unico nell'ambito delle produzioni industriali.
Anche Walschaert presentava la sospirata novita' del carro Dm, finalmente disponibile in due livree, grigio e castano, che tanto ha fatto patire per una miriade di imprevisti i simpatici titolari Marisa Addomine e Daniele Pons. Eccolo qui in foto in una delle due livree disponibili, vicino ad una panoramica di altri carri prodotti dalla ditta milanese.
Mi piace ricordare una delle tante cosine fatte da appassionati, cosine che giravano per il salone, un carro spartineve ottenuto dall'elaborazione di una E 550 di pubblicazione Del Prado. Forse il colore grigio scuro in cui era verniciato ed il fondo rosso acceso non gli rendono completamente giustizia, ma garantisco che era proprio carino e trovo giusto dargli spazio come meriterebbe una riproduzione blasonata.
Di cose in metallo ne abbiamo gia' visto piu' di qualcuna, ce n'erano moltissime in verita', d'altro canto sono queste le cose che io amo di piu', una volta addirittura recensivo solo quelle, cosi' da questo punto in avanti vedremo anche le altre in una rassegna piu' fotografica che discorsiva.
Cominciamo da AGM la ditta di Andrea Gerbi che da sempre si contraddistingue per la finezza delle sue realizzazioni. La novita', che per me rappresenta il secondo boccone amaro perche' la stavo studiando da parecchio tempo ed ero ormai in dirittura finale, e' la locomotiva FS Gr. 905, finemente riprodotta, come di consuetudine per questa casa, un vero gioiellino. Bella anche la teca in cui era presentata e che ne valorizzava ogni particolare. Complimenti a Gerbi. Eccola qui sotto in duplice foto assieme alla Gr. 150 e alla RM 4530.
Poi c'era Elettren con le sue meravigliose cose in scala grande
Dopo Elettren bisogna ricordare Lemaco, grande nome del fermodellismo in metallo, molto sensibile ai mezzi italiani che per l'occasione presentava un ottimo binato (ALn 442+ALn 448) e il trifase a 50 Hz E 470 della Roma-Sulmona
Poi non si poteva non fermarsi da Zanatta (H0 Models) con il mare di cose stupende che ci ha abituato a vedere nel suo stand, a partire dalle carrozza Piaggio in acciaio inox, per continuare con gli Arlecchino, i Settebello, il nuovissimo ETR 500 bicorrente, per finire con la novita' assoluta che era rappresentata dal complesso ALe 803, tutte cose splendide, in metallo, tipicamente studiate per un uso da plastico.
Assieme a Zanatta, presentava la sua novita', il Minuetto in tutto metallo, anche Piranese. Molto interessante il fatto che questo Minuetto venga proposto in scatola di montaggio ed il suo prezzo sembra essere decisamente appetibile ad una larghissima massa di appassionati, solo 185 Euro.
Come non parlare poi del carro generatore in scala N, proposto dalla coppia di cari amici Ramunno Stefano e Maurizio Casini Ropa? La loro veste commerciale si firma RCR ed hanno all'attivo anche una bellissima ALn 773, motorizzata Euromodell, quindi il top, di cui pero' non ho alcuna foto, mi dispiace...
Secondo me la novita' piu' eclatante del salone (ovviamente insieme alla presentazione ufficiale di Locomodel ;-))) e' stato il Settebello di Euromodell. e mi fa piacere farvi partecipi di tanta magnificenza. Un vero capolavoro, come sempre da questa Firma. Dal funzionamento dolce e perfetto, sono stato mezz'ora a guardarlo e, pur se attorniato da leccornie fermodellistiche veramente sublimi, lo sguardo andava continuamente a Lui, il re degli elettrotreni italiani. come se non bastasse questa blasonata ditta italo tedesca presentava anche la Gr 691, la piu' importante e conosciuta vaporiera italiana. Una grande dimostrazione di capacita', i miei piu' vivi complimenti. Ho pensato che quando saro' al loro pari cambiero' il nome di Locomodel in quello di Locomodell. A parte gli scherzi guardate anche voi e poi pensate che questa meraviglia e' in scala N come tutto cio' che vedete nelle foto sottostanti, incredibile, vero?
Restiamo tra le cose piu' belle del salone, quindi, dulcis in fundo, il grandissimo Mari che, come ho avuto modo di dire piu' volte, toglie letteralmente il fiato di fronte alle sue opere d'arte; la sua e' pura oreficeria ed il solo poterle osservare da vicino e' una gratificazione che non ha prezzo. Mari e' la punta di diamante del fermodellismo italico, guardate per bene le sue opere, poi non e' necessario che esprimiate un parere, so gia' a priori che mancheranno le parole adatte...
Bene, qui si conclude questa recensione della rassegna modellistica milanese. Sperando che qualcuno abbia trovato qualcosa di interessante, vi do appuntamento per la prossima che sara' sulla Fiera Modellistica di Stoccarda, tra poco piu' di un mese, ormai divenuta tappa fissa e piacevole del mio girovagare fermodellistico.
Un saluto a tutti.
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