Model Expo Italy 2009

Questa grande e ricca festa del modellismo, che ha raggiunto da tempo un elevatissimo
livello sia qualitativo che partecipativo, ormai fa parte dei nostri appuntamenti piu' attesi.
Forse nella ricerca di uno spazio temporale migliore, la sua data e' stata cambiata ancora,
anticipandola di circa un mesetto, portando questa manifestazione nella prima decade di
Marzo. Ottimo anche l'abbinamento con il mondo elettronico, come d'abitudine in Europa.

La fiera modellistica di Verona, il "Model Expo Italy 2009", si e' conclusa da poco. Inutile dire che e' stata un grandissimo successo sia di pubblico che di contenuti, ormai queste cose le sto dicendo da un bel po' di tempo perche' questa manifestazione e' sempre stata di qualita', fin dalla prima edizione, sicuramente ora e' cresciuta ancora e di gente ce n'era tantissima sia il sabato che la domenica. Certamente se fosse piu' lunga di un giorno, cioe' se durasse dal venerdi' alla domenica, sarebbe perfetta sia per quei visitatori che possono avere problemi di impegni familiari il sabato e la domenica e ce ne sono parecchi, sia per gli standisti e i plasticisti che, diversamente, si devono sobbarcare uno sforzo immane per montare, verificare e registrare il tutto e, poco dopo, devono cominciare a smantellare stand e plastici perche' la fiera e' finita; in tantissimi, forse tutti, pensiamo che la sua naturale durata sia di tre giorni; questo ormai e' l'unico appunto che si puo' muovere al Model Expo Italy, per tutto il resto e' una cosa meravigliosa che cerchiamo di tenerci ben stretta. Credo che spazi cosi' immensamente ampi per fruire in modo adeguato di plastici, piste per auto e zone di volo per aerei ed elicotteri, ce li possa proporre solo questa fiera. Dedicherei proprio un bel grazie al "Model Expo Italy" per esserci ed un grande augurio per restarci il piu' a lungo possibile.

In questa ormai tradizionale panoramica sulla fiera, mi limitero' al nostro specifico settore, quello dei treni, in quanto penso di avere un po' esagerato e le foto che sono a corredo di questo articolo sono ben 240, piu' altrettante miniature, una vera enormita', forse mai un mio reportage ha avuto un corredo di foto cosi' ricco.

Appena entrati nel nostro padiglione, immediatamente saltavano agli occhi i plastici, per la loro quantita' e per la loro dimensione. Erano tutti bellissimi e gli appassionati dei vari clubs che li accudivano badavano che i treni circolassero sempre, ininterrottamente, per la gioia dei moltissimi bambini che sono venuti in visita a questa fiera che, credo, tra le tante sia stata la piu' adatta a loro.

Cominciamo dai piombinesi, con il loro grande plastico modulare, plastico che ho gia' fotografato altre volte, ma di cui pubblico questi scorci, cosi' amabili e caratteristici. Questo e' un modulare "storico" e fa piacere ritrovarlo qua e la' per l'Italia.

Poi quello del GFM di Milano che normalmente troviamo a Novegro, anch'esso con caratteristiche particolari, tra cui lo speaker di stazione che annunciava i treni. Molto simpatica questa cosa che stupiva moltissimi visitatori non avezzi al livello di sofisticazione ormai raggiunto dal fermodellismo. Ecco qui sotto qualche istantanea di questo ottimo plastico modulare.

Poi non ci si poteva che imbattere nel lunghissimo modulare Fremo di CV19 (amici di DCCWorld) uniti in cooperazione con i moduli del club fermodellsitico pavese, club fermodellistico bresciano, AMS Verona e MEC Silandro per formare un grandissimo plastico tutto Fremo da ben 130 m. bello, elegante, curato e in crescita continua.

In questo plastico, la ferriera costruita da Andrea Denegri incuriosiva molto i visitatori, una bellissima riproduzione operativa, ancora in allestimento comunque gia' molto realistica, in cui entravano treni di lingotti e di barre di ferro che poi veniva trattato e laminato, per ripartire con altri treni sottoforma di rotoli di lamiere. Un bell'esempio di fermodellismo applicato alla spiegazione di come funziona, al vero, un complesso industriale di questo tipo.

In questa fiera, nella piccola scala N, non e' mai mancato, fin dalla sua prima edizione, il grande plastico modulare dell'ASN (Amici Scala N), quest'anno ancora piu' ricco e di dimensioni record. Mario Malinverno che ha curato il miglioramento di molti moduli e ne ha fatto anche di ex novo, ha voluto farmi un regalo inserendo in uno di essi delle biciclette che avevo portato su una lastrina realizzata in occasione di un Master sulla Fotoincisione. Lo ringrazio molto per questa delicatezza che mi ha fatto molto piacere. Trovate la foto relativa tra quelle poste qui sotto, inoltre l'ASN, in occasione del Model Expo Italy, ha tenuto anche l'assemblea annuale dei soci in una delle sale messe a disposizione dalla fiera stessa ed ecco anche alcune foto di questo evento. Una foto in particolare ritrae la consegna di una targa ad un rappresentante del GMFF di Firenze, sperando che sia di buon augurio per il reperimento tempestivo di una nuova ed adeguata sede sociale, dopo che questo forte gruppo ha dovuto cedere alle FS la vecchia sede sociale ed il Museo della scala N. Tanti auguri.

Per la prima volta era presente a Verona anche il grande plastico che una volta si chiamava "del forum" ed oggi semplicemente "e656" dal nick name del suo esponente piu' rappresentativo. Quante volte ho insistito per poter vedere questo grande modulare anche qui a Verona, ma c'erano sempre degli impedimenti; bene, ora sono felice che, finalmente, tutti abbiano potuto ammirare questo grande plastico anche qui nel Veneto. La stesura della linea aerea, scoglio di difficile superamento per i modulari girovaghi come questo, e' ormai quasi completata. Rimando chi volesse sapere come i ragazzi di "e656" si siano finemente ingegnati per risolvere il problema dell'unione della linea aerea tra modulo e modulo, al resoconto sulla fiera di Novegro, dove ho fotografato il loro intelligente sistema di unione. Ecco le foto qui sotto, ripreso nelle parti piu' interessanti e coreografiche.

Molto interessante anche il grande modulare del club Maerklinfan. Ovviamente il loro impianto era tutto Maerklin, la grande Casa tedesca detentrice del sistema a tre rotaie alimentato in corrente alternata, invece che continua come tutti gli altri che abbiamo visto fin qui e che vedremo in seguito. Un sistema unico, quindi, ma sicuramente estremamente affidabile e quello che ha la storia piu' lunga, ricordo solo che quest'anno la Maerklin ha compiuto il suo 150° compleanno. Si, certo, non ha cominciato subito con i treni, comunque e' stata la prima.
La caratteristica saliente di questo impianto, quella che saltava immediatamente all'occhio, era la diversa altezza da terra del piano dei binari, infatti questi erano posizionati piu' in alto rispetto a tutti gli altri. E' questa una scuola di pensiero assai diffusa all'estero e un po' meno qui da noi, ma ha sicuramente il vantaggio di portare gli occhi dell'osservatore ad un livello di sopraelevazione piu' simile a quello che avviene nella realta' in cui vediamo tutto cio' che ci circonda mediamente da circa un metro e sessanta, o uno e settanta, riproducendo nell'osservatore, con questo artificio, immagini piu' familiari di quelle che sarebbero possibili solo da un elicottero.

Simpatica anche la riproduzione della stazione di Mantova fatta dal ferroclub locale, un impianto dalle generose dimensioni che avevamo gia' visto in qualche edizione scorsa, ma sempre in evoluzione e sempre piu' completo. Impressionante vedere, in una stazione vera di medie dimensioni, quanto spazio si prenda la ferrovia tra depositi e fascio di binari per lo smistamento e la composizione dei convogli.

C'era anche il gruppo di Rovigo, giustamente intitolato a Enrico Milan, quel grande appassionato, di cui ero personalmente amico, che e' scomparso giovanissimo, ma che, nella sua pur breve vita, e' stato capace di dare un impulso come pochi al fermodellismo italiano con produzioni esclusive e riviste di grandissimo successo, per certi versi ancora oggi un riferimento per molti. Uno avanti anni luce, che vorremmo avere oggi e sempre a guidare il cammino della nostra passione.

Bellissimo per la cura in ogni particolare quello del gruppo di Silandro, gruppo altoatesino. La sua ampiezza era ancora piu' evidente in quanto unito con quello del club di Verona e agli altri della cooperazione Fremo Italia di cui piu' sopra; una cosa senza fine con mille e mille particolari interessanti. Bellissima la teleferica funzionante che caricava camions e carri ferroviari, un vero spettacolo!

Ma, come ho detto, era un tutt'uno con quello dei veronesi che da parte loro aggiungevano altrettante cose belle... cosa ne dite di quella splendida chiesa, probabilmente un Duomo di non ricordo dove? Impressionante la pazienza dell'autore, e i ponti? e tutto il resto?

Ma non e' finita, perche' di plastici ce n'erano altri ancora, quindi, per non tediarvi con mille complimenti che comunque ritengo strameritati, ecco altre foto che li testimoniano.

Il gruppo "Associazione Ferrovie Siciliane" (AFS) di Messina, presentava il Villa, uno splendido traghetto delle FS, in scala N e ne ha in programma uno ancora piu' grande al vero e in scala H0. Complimenti per l'esecuzione e auguri per i futuri progetti.

Non sara' un plastico, ma si trovava tra di essi ed era molto simpatico questo modello di ETR 401 (il primo "Pendolino") dall'aria un po' matta... sponsorizzato TrenOk.com

Qualcosa mi saro' sicuramente perso per strada, comunque penso di poter dire con tranquillita' che una tale messe di plastici in scale diverse e con diversi sitemi, analogico, digitale e a due e tre rotaie, in Italia dovevamo aspettare il Model Expo Italy per vederla!

Non c'e' bisogno di dire che nessuna delle nostre tradizionali riviste del settore ha perso l'occasione di essere presente a questa grande manifestazione, garantendo cosi' anche una pronta informazione su cio' che proponeva di nuovo questa kermesse modellistica. Ecco qui le foto dei loro grandi stands.

Notevoli le novita' portate a Verona dagli artigiani e notevole anche la qualita' dei modelli presentati. Cominciamo con TopTrain che tradizionalmente espone a questa fiera assieme a ViTrains, unica ditta industriale presente al salone, eccole insieme anche in questo spazio virtuale, da tenere in evidenza la prova 3D della futura ALe840 di ViTrains.

Alpen Model, apprezzatissima ditta toscana, continua a proporre nuove carrozze centoporte e questa volta presenta la Bz 27000. Interessante anche il postale a due assi mentre restiamo in attesa della Gr. 875 di cui potete vedere la meccanica fresata e di sicura affidabilita'

Model71 arrivava al salone di Verona con una bella draisina elettrica con braccio di sollevamento, inoltre abbiamo rivisto l'elettromotrice nota in terra toscana e un carro della vecchia e purtroppo non piu' esistente, ferrovia per Agordo.

LWM continua a sfornare nuovi immobili ferroviari in fotoincisione. Veramente pregevole la sua produzione, questa volta, pero', c'era una novita' di natura diversa, infatti c'era anche una rimessa in scala grande, probabilmente in materiale plastico o gessoso, non ho potuto verificare, in cui la fotoincisione riguardava solo la finestratura e le finiture; che sia una svolta produttiva che coinvolgera' anche altri modelli?

E siamo arrivati ad AGM. La ditta di Andrea Gerbi, nota per la sua particolare predilezione per le locotive a vapore, aveva portato, oltre ad una rassegna dii noti modelli gia' presentati nel tempo in altre fiere...

...anche una meravigliosa locomotiva in fase di definizione dei componenti, ma gia' molto avanti: la Gr. 746 a doppia espansione.

Non manca mai a questa fiera l'accoppiata Elettren/Lombardi che tradizionalmente coabitano lo stesso stand. Guardate con cura le realizzazioni di questi due grandi costruttori, c'e' da restare a bocca aperta per la cura in ogni particolare...

Antonio Maida, con la firma Sagi, presentava i suoi carri in ottone; difficile scegliere tra i tanti che proponeva, tutti molto belli con la loro leggera sporcatura.

Una novita' di questi due ultimi anni e' Mencaroni, artigiano del bacino di Valenza che si e' dedicato agli accessori ferroviari in ottone fuso. La novita' nella novita' e' che ora ha ampliato la sua gamma di respingenti molleggiati con la palificazione FS e una serie di accessori di linea come le tabelle di velocita', carrelli di servizio e tanto altro ancora...

Art&Trains presentava un bel diorama, ripreso qui sotto in prima posizione e poi la serie di segnali FS ad ala, incluso quello a terrazzino. Costruzioni finissime per chi desidera ambientare il proprio plastico, o diorama che sia, in epoche precedenti all'elettrificazione, anche se alcuni di questi hanno resistito a lungo e sono arrivati a funzionare fino ad un decennio fa. Decisamente di qualita' superiore ho trovato che siano le tabelle di percorrenza di questa ditta, con una finezza e una precisione di dettaglio che lasciavano stupefatti. Complimenti per tutto.

Tra gli artigiani c'era ancora AleksModel che esponeva il suo Arlecchino (ETR 250) che pero' avevamo gia' visto l'anno scorso sempre a questa manifestazione.

Tra i costruttori un po' "fuori serie" voglio annoverare Giancarlo Mastrini, mio vicino l'anno scorso, con le sue speciali esecuzioni di macchine a vapore vivo in scala grande. Quest'anno ci ha deliziato con una bella Bayard della Napoli - Portici e una incredibile Rocket di Stephenson, oltre alla Gr. 880 e alla Gr. 691 che gia' conoscevamo. Caratteristica la sua decisione di presentarle in metallo lucidato e non verniciato.

Se l'anno scorso avevo Mastrini come vicino di stand, quest'anno avevo Krupp in persona. In fatto di originalita', pero', Cesare Bruno, questo e' il suo nome, non aveva niente da invidiare al suo predecessore e la sua produzione modellistica era davvero speciale ed attirava frotte di visitatori incredibili, continuamente, per tutta la durata di apertura della fiera. Infatti lui esponeva i modelli dei cannoni che i tedeschi avevano usato durante la seconda guerra mondiale. Impressionante per dimensioni era il "Dora" che sovrastava tutti gli altri come puo' fare una chioccia con i suoi pulcini. Grazie a Cesare Bruno ho imparato una cosa nuova, infatti, anche il famosissimo Leopold, che io ritenevo che fosse tra i maggiori per dimensioni, vicino al Dora, sembrava una banale cerbottana. Naturalmente un cannone di queste dimensioni non poteva circolare liberamente, in quanto la sua sagoma era decisamente superiore alla sagoma limite, quindi veniva smontato in sezioni e caricato su di un apposito treno che ne portava i pezzi dove occorreva il suo utilizzo, quindi veniva rimontato. Certo che i tedeschi durante l'ultima guerra erano veramente tosti, con la loro tecnologia e con la loro mentalita' che niente era impossibile... Ecco qui sotto il Dora, il Leopold, il Lange Gustav, il Theodorbruno e il Sigfrido.

Infine c'ero anch'io ad esporre, naturalmente con la firma Locomodel. Nella vetrinetta di mia competenza esponevo, oltre ai modelli consolidati della mia produzione, come i diesel unificati FS sia in scala N che H0, anche alcune novita' assolute, per esempio l'elettromotrice a scartamento metrico della FEA (Pescara) in scala H0m, e anche un superlativo E.554, locomotore elettrico trifase in scala N. Non dovrei farmi i complimenti da solo, lo so, ma attorno a quest'ultimo modello ci ho lavorato per piu' di un anno e sono certo che fare meglio di cosi' sara' molto difficile per chiunque, la macchina, pur nella sua piccola scala, e' perfettamente riuscita e trasmette perfettamente l'impressione dell'originale in scala 1:1.
Una novita' per l'Italia, in quanto l'avevo presentato all'ultimo salone di Norimberga, e' invece il diesel FS D.442 della Ansaldo sempre in scala N. Dopo Norimberga ho trovato il tempo per studiare come realizzare in modo perfetto i baffoni bianchi che questa macchina in origine presentava sul muso e, qui a Verona, ho portato il risultato di questo studio che potete vedere nella foto immediatamente qui sotto

Sempre nella mia vetrinetta, Alessandro Barone, un mio carissimo amico, esponeva una sua costruzione, ormai realizzata in una buona quantita' e disponibile per la vendita agli appassionati; si tratta di una basetta molto particolare, adatta ad illuminare le carrozze passeggeri di ogni tipo in scala H0. Infatti e' adattabile in lunghezza a ogni applicazione, semplicemente sezionandola dove occorre, ha luce calda, consuma pochissimo (17 mA) ed e' pronta sia per il funzionamento analogico che digitale.

Mentre ero allo stand mi ha fatto visita Alessandro Chite', un ottimo fermodellista dell'ASN, per farmi vedere il suo ultimo lavoro, un interessantissimo telaio fresato dall'ottone pieno per motorizzare carrozzerie in scala N di locomotive FS a semicasse, come il E.636, il E.645, il E646 o il E.656. Una bella costruzione, massiccia e precisa che fa concorrenza ai lavori di Bodo Fonfara, noto costruttore tedesco di telai egualmente fresati dall'ottone. Adesso chi avesse qualche carrozzeria della CIL spagnola dei E.645 che questa ditta ha immesso sul mercato qualche tempo fa, sa come deve procedere.

Dopo tutte le cose che si muovevano su rotaia, passiamo ad un modellismo diverso, quello dei fabbricati e degli accessori per plastici; in questo genere di cose potevamo trovare MaCoMo...

...e Ninive che presentava alcune novita', come i marciapiedi di stazione o la torre d'acqua in scala H0; molto bella e particolare anche la casa colonica con porticato. Erano molte le cose belle che si potevano ammirare qui e certamente i plastici e i diorami potranno avvantaggiarsi non poco, potendo contare su fabbricati cosi' realistici e perfetti.

Ad una fiera cosi' fermodellistica non poteva mancare LineaModel con le sue mille scatole contenenti Kit di costruzioni di tutti i tipi, carri, carrozze e locomotive ed altro ancora.

Linea Secondaria, presentava, oltre alle sue normali cose per "vestire" i plastici, anche una bella "Micetta", cioe' una ALn 668 della serie 1400, in scala 1. Era coperta per meta', ma non sono riuscito a capirne il motivo, comunque era un bel modello che fara' felice qualche giardino con linea ferroviaria integrata.

Poi c'erano i produttori di materiale cinematografico come la nota TG Trains di Maurizio Tolini che, oltre alla miriade di filmati ferroviari in DVD, nel suo stand presentava anche un simpaticissimo miniplastico molto ben curato e che, in un metro quadro, aveva tutto quello che puo' esserci in una linea di montagna. Veramente carino.

Sempre nel settore delle produzioni di DVD era presente anche Video '90, anch'esso con una quantita' di filmati.

Tra gli strumenti piu' importanti per il modellista ci sono le tinte. Ecco quindi l'importanza di Toffano, produttore e distributore, specialmente adesso che la Molak non vende piu' i colori FS, con le sue tinte FS ad acqua che hanno una resa veramente buona e dei colori assolutamente realistici. Nel suo stand erano esposti anche due piccoli diorami militari ed una serie di carri che testimoniavano la bonta' delle sue tinte e infine una novita', cioe' una nuova resina per simulare l'acqua di uno stagno o di un fiumiciattolo nel plastico.

Quest'altro stand proponeva una serie di teche trasparenti per permettere a tutti l'esposizione dei modelli al di fuori della polvere

e quest'altro ancora proponeva delle interessanti vetrine di tutte le misure e di tutte le altezze, sia da terra che da tavolo...

La fiera era disseminata di tantissimi negozi che proponevano modelli commerciali, ma non potevo e non volevo fotografarli tutti, vi bastino questi soli tre esempi in rappresentanza di tutti gli altri

Sempre nel nostro capannone, su di un'area rialzata abbastanza vasta, erano in esposizione questi simpaticissimi diorami di vita per lo piu' contadina di un'epoca ormai passata, anche se alcuni di essi sono attualissimi ancor oggi. Questa serie di bei quadretti di vita contadina sono stati realizzati dal gruppo modellistico di Pontassieve e mi pareva giusto darvene conto per la loro simpatica diversita' da tutto il resto.

In fatto di diversita' non scherzava nemmeno Gift Model che proponeva, in tre moduli diversi, la costruzione di un ponte autostradale in uno di questi, una serie di attrezzature di un frantoio per roccia, ancora in ultimazione, in un altro, e infine la costruzione di un ponte nel terzo.

Interessante, perche' cosa rara da vedere nella sua magnifica estensione, il diorama della battaglia di Palestro, una pietra miliare nella lotta per l'indipendenza dall'Austria. Nella foto centrale trovate i riferimenti della battaglia in oggetto.

Naturalmente erano presenti anche venditori di attrezzi come la Proxxon, e poi di colle e di ogni altra cosa, ma questo resoconto lo voglio chiudere con un attrezzo un po' strano e alla portata di pochi fermodellisti, una bella fresa a controllo numerico che era li' a fare cose veramente carine e devo dire che mi sono deliziato per un bel po' a vederla lavorare.

Bene, con questo e' tutto, la fiera di Verona con le sue innumerevoli proposte ha veramente meritato di essere visitata; so che molti di voi ci sono stati quest'anno per la prima volta, in molti me lo avete detto, alcuni anche grazie a queste pagine che ne hanno divulgato i contenuti delle edizioni passate, ecco, l'anno pressimo cerchiamo di andarci tutti a questa grande fiera che e' la piu' europea tra quelle che si svolgono in Italia. Grazie Model Expo Italy.

Ciao a tutti e... alla prossima.

P.S.: Allego al presente articolo il comunicato-stampa dell'Ente Fiera di Verona, in quanto avvalora con dati precisi la mia sensazione di maggior affluenza del pubblico che si determina di anno in anno a questa Fiera. Lo potete trovare semplicemente cliccando qui.