* Model Expo Italy 2016 *
12a Edizione
Negli ultimi anni avevamo notato che il numero delle presenze alla fiera stavano aumentando a vista d'occhio, perseguendo un fantastico trend positivo che non era riscontrabile in nessun'altra fiera che io abbia conosciuto. Due anni fa avevamo dato il merito di ciò al bellissimo tempo che era decisamente caldo, soleggiato e primaverile, ma l'anno scorso si erano registrate 10.000 presenza in più nonostante il cielo sia stato sempre nuvoloso e a tratti anche piovoso. Che stranezze... cosa pensare allora? Noi abbiamo pensato che la pubblicità all'evento aumentata ed il passa-parola avessero lavorato a favore portando in Fiera molti più appassionati; però quest'anno , non ostante il bellissimo tempo, abbiamo notato una stagnazione dei visitatori; questi parametri evidentemente non erano tutti quelli di cui si doveva tener conto, infatti ce n'erano altri di importanti a cui guardare. Il primo e forse il più importante era la data, infatti aver spostato così in avanti la data della manifestazione ha distratto moltissimi dal parteciparvi; d'altra parte il Model Expo italy è soggetto alle date di altri importantissimi avvenimenti, come il Vinitay, per esempio, ed è chiaro che non ha, esso stesso, la forza per scalzare dalle loro date avvenimenti internazionali di quella portata. Il secondo motivo che ho riscontrato parlando, sia durante la manifestazione, sia dopo di essa, con gli appassionati è rappresentato dal discreto aumento dei prezzi dei biglietti di ingresso. A questo si aggiunga anche l'aumento dei prezzi per gli espositori che hanno fatto disertare alcuni di essi e con essi i loro storici clienti che sono usi aspettare la fiera per attingere ad ulteriori sconti. L'Ente fiera parla di una sostanziale tenuta del numero di visitatori, quindi, probabilmente, il problema ce l'abbiamo noi del fermodellismo che abbiamo ricevuto meno visite del previsto... comunque un grosso borbottio sul prezzo dei biglietti era molto diffuso e desidererei trasmetterlo agli organizzatori affinchè ne tengano conto e ne facciano tesoro in vista della prossima edizione.
Io vorrei che non ci fosse nulla ad ostacolare la crescita di questa manifestazione, perchè, come ho già detto altre volte su queste pagine, il percorso intrapreso dal Model Expo Italy è quello corretto da seguire, le associazioni di modellisti di tutti i generi, con i loro plastici e con le loro evoluzioni o le loro gare, fanno da traino per una infinità di altri appassionati e anche per le loro stesse famiglie che poi ne trainano altre ancora. Perfetto anche l'abbinamento con il mondo dell'elettronica che ormai si può ritenere collaterale, se non indispensabile, a quello modellistico. Questi giorni di fiera sono speciali per tutti coloro che operano nel settore o sono semplicemente appassionati; c'è nell'aria un tale entusiasmo e una tale allegria che annullano completamente l'eventuale disagio di una levataccia fatta da chi viene da lontano, sono due bei giorni da vivere intensamente e da ricordare per almeno un anno, fino alla prossima edizione.
Bene, adesso parliamo di fermodellismo che, in definitiva, è il motivo che ci ha portato qui al Model Expo Italy.
Come consuetudine partiamo dallo stand di Locomodel e poi continuiamo con tutto quel che c'era...; a Verona ho portato i miei classici e storici modelli, dai trifase in scala N alle ultime locomotive prussiane in H0, ma anche alcune novità, una in particolare, che presentavo assolutamente per la prima volta proprio qui, al pubblico di Verona. Guardiamo insieme le cose nuove, in ogni caso, per queste e per le altre potete tranquillamente andare al sito di Locomodel, così potrete trovare anche come sono nate e un po' della loro storia.
Tra le novità metterei anche il look dello stand che si è arricchito di un pannello verticale di notevoli dimensioni che richiama l'attenzione ai modelli, ma ricorda agli appassionati anche il valore del recupero e della salvaguardia della nostra storia industriale, tramite la digitalizzazione degli originali disegni costruttivi del nostro materiale storico.
Un'altra novità era rappresentata dalla proposta di un kit per la costruzione della locomotiva trifase E.552 in scala N
Eccoci arrivati alla mia crociata per il salvataggio della documentazione tecnica ferroviaria che non si e' mai fermata e, anche quest'anno, allo stand rappresentavo l'Associazione DSC (Documentazione, Storia, Cultura) di cui faccio parte orgogliosamente e illustravo ai modellisti e agli appassionati piu' responsabili, le caratteristiche uniche e importantissime di questa associazione che, grazie al lavoro di valenti modellisti e di appassionati dei piu' svariati settori, dal navale all'automobilistico, per passare dall'aeronautico e al ferroviario, con in capo il grande Attilio Mari, sta recuperando, digitalizzando e mettendo a disposizione di tutti, migliaia e migliaia di disegni dal grandissimo valore storico e tecnico. Lentamente, grazie al lavoro e alla buona volonta' di molti appassionati che hanno fatto propria questa battaglia per il recupero e la conservazione di disegni, foto e di tutto quello che rappresenta la nostra storia tecnica e industriale, stiamo raccogliendo moltissime reliquie che, diversamente, sarebbero finite al macero con un grandissimo danno per tutti noi e per la storia industriale del nostro Paese.
E' chiaro che tutti noi vi invitiamo a visitare il sito dell'Associazione D.S.C. <http://www.associazionedsc.it/> per verificare di cosa si tratti, per vedere quale grande progetto sia questo, quanti abbiano gia' aderito a questa crociata e quanto materiale abbiamo gia' inserito in questi anni e poi, naturalmente, vi inviteremmo anche a controllare quali disegni o foto o altro voi possediate per aiutarci in questa grande raccolta che, come potrete constatare, e' diventata una realta' veramente importante, ricordandovi di essere generosi, in quanto la cecita', l'egoismo e la misantropia, quando si parla della nostra storia, sono proprio i maggiori pericoli che noi dobbiamo combattere e debellare.
Dopo questa inevitabile apertura, cominciamo finalmente a girare per gli stand; come sempre tanti i negozi che si sono dati appuntamento al Model Expoi Italy, trovo indispensabile darvene un accenno affinchè sappiate regolarvi su dove fare gli acquisti l'anno prossimo; date un'occhiata a quanti erano, con proposte di prezzi che oltre ad essere interessanti, di fatto, obbligavano all'acquisto; erano tantissimi,tutti in concorrenza tra di loro, guardate voi stessi se questi che elenco qui sotto vi possono bastare, non succederà mai che possiate contare su di un'offerta di questo tipo, nemmeno sulla rete...
Partiamo da Minimondo che è di un mio caro amico con cui da anni condivido anche lo stand; la sua offerta di modelli è decisamente aggressiva, senza ombra di dubbio é uno dei più forti venditori della mia regione, sia per quel che riguarda il negozio, sia on-line. Eccone una foto
Di fronte a noi avevamo un interessantissimo negozio che trattava di piccole attrezzature di tutti i generi, era soprattutto rivolto all'elettronica e ci si poteva trovare dal sacchettino di plastica con la chiusura a zip fino alla lente più strana. Un vero tesoro per chi fa del modellismo! Ecco qui sotto "Elettronica Didattica" e, a seguire, tutti gli altri negozi che facevano di questa fiera il pozzo dei desideri di ogni appassionato. Altro che eBay o ogni altro sito della rete, qui si toccava con mano, si guardava, si controllava e, il più delle volte, si trattava anche il prezzo! Ma cosa si poteva desiderare di più?
Interessante la postazione di trainSim, un sistema di simulazione, come si evince dal suo stesso nome, sempre frequentatissimo per tutti e due i giorni di fiera.
Però, naturalmente, ad una fiera così importante non possono certo mancare gli artigiani che vanno per la maggiore e le ditte industriali più importanti. Per quanto riguarda le ditte industriali, io partirei da Hornby che ci ha abituato ormai ad uno stand molto ricco, detenendo essa i Marchi di Rivarossi, Lima, Jouef, Arnold, Poker e altri ancora. Come testimoniano le foto seguenti, sono molte le cose interessanti per il modellista italiano, proposteci da Hornby, dalle vaporiere ai locomotori elettrici di prima generazione per arrivare addirittura ad una 668 in livrea mimetica... ce n'era per tutti i gusti.
Subito dopo parlerei di LE model, altrimenti nota come Level, in quanto nata da una costola staccatasi proprio da Hornby e che, con grinta e idee molto chiare, sta seguendo un preciso percorso, offrendo modelli italiani di elevata fattura, oltrechè di grande prestigio. Questa azienda sta muovendo i suoi primi passi non senza problemi, ma il suo percorso è sicuramente un percorso interessantissimo per ogni modellista.
A seguire, credo che si debba parlare di Vitrains, il noto Marchio vicentino nato sulle ceneri della vecchia Lima... Come sempre operante sui convogli che possiamo vedere tutti i giorni sui nostri binari, la Vitrain non si sbilancia in voli iperbolici, ma rimane solidamente aderente alle ferrovie di oggi. Anche in questa occasione, infatti, la Vitrains ci ricordava le sue prossime carrozze MDVC e le TRENORD come potete vedere qui sotto. Un altro annuncio riguardava gli ETR 425 e 324, noi aspettiamo con fiducia...
Ora direi che è la volta di Corel, in quanto importatrice per l'Italia dei prodotti Brawa, ottima casa produttrice tedesca che ci propone due macchine che sono appartenute al nostro parco locomotive dopo la 1a guerra mondiale, la Gr. 421 e la Gr. 603. Ora la proposta si arricchisce anche di PIKO, speriamo che i prezzi non siano in stile Brawa...
Per completare il panorama dei produttori, a questo punto bisogna parlare degli artigiani. Questa categoria è molto varia e si compone di realtà molto diverse tra di loro. Quella più rappresentativa della categoria io penso che sia Top Trains che da molti anni propone loco italiane a vapore realizzate a mano, in metallo, anche se non esattamente in Italia, ma questo non è un grande problema, infatti anche guardando alle Case industriali, pressochè tutte producono in Cina o in Paesi dell'estremo oriente, dove il costo della mano d'opera è solo una frazione di quello europeo. Niente di nuovo sotto il solo, quindi. Bene, guardate qui sotto queste meraviglie.
Dopo di Top Trains per qualità e bellezza delle sue riproduzioni, porrei Lucchini che riproduce i suoi modelli in scala Zero e Uno e quindi rivolti ad un pubblico di minore entità, ma forse proprio per questo, di qualità assolutamente superiore a qualsiasi altra si possa immaginare; veri gioielli su rotaie, controllate pure voi stessi
Quest'anno, per dar credito a quello che dicevo in apertura di reportage, mancavano alcuni produttori artigiani molto importanti che storicamente hanno sempre partecipato a questa rassegna, mi vengono in mente gli eccelsi Elettren e Lombardi con i loro supermodelli in scala Zero, tra cui una Gr. 691 da adorare... ma anche Alpenmodell e Model71 che invece operano nella scala H0 e che ogni anno ci offrivano riproduzioni di loco, carri e carrozze di gran livello. Rinnovo la mia petizione agli organi direttivi della Fiera per far sì che i costi, almeno relativamente al settore ferroviario che è già in grave crisi, siano rivisti a favore di tutte queste piccole aziendine che fanno sempre più fatica a sorreggersi. Il fermodellismo sta agonizzando e noi abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti gli attori operanti nel settore, tantopiù della più importante fiera del settore. Aiutateci a salvare il modellismo ferroviario, non siate i responsabili della sua morte, purtroppo ormai manca molto poco!!!
Beh, torniamo a chi c'era :-( e troviamo Ferro Train, simpatica ditta viennese produttrice di piccoli modelli di treno in scartamento ridotto, molto caratteristici. Ferro Train produce anche Tram di tutti i tipi con una qualità di funzionamento decisamente di gran livello. Ecco qui sotto un po' di foto del loro stand.
Poi eccoci davanti allo stand di Fratix che invece si dedica alla scala N
Ecco poi LoCo di Colli, che è dedito alla scala N, molto attivo, è una vera fucina di novità continue che, poste in una realtà statica come quella della scala N italiana, in cui le grandi case storiche non operano affatto, sono come la manna dal cielo e contribuiscono a permettere l'esistenza di un fermodellismo di stile italiano in scala N.
Quest'anno Colli, nelle sue vetrinette, ospitava Jelly, un altro modellista che proponeva un simpatico "Gamba de Legn" in scala H0; eccolo qui sotto.
Ora parlerei dei "Pirati", anche se il loro "taglio" è a metà tra l'artigianale e il pseudo-industriale, loro sono nati come artigiani ed è così che io preferisco riconoscerli. Come potete vedere la loro produzione è molto varia e si articola sia sulla scala N che su quella H0. Anch'essi si distinguono per una grande attività e vanno tenuti d'occhio continuamente, perchè continuamente sfornano cose nuove e promuovono nuove iniziative...
Poi c'era Trenomodel di Stefano Depetri, da un paio d'anni in joint-venture con Nino Iraci che, a sua volta, portava in fiera Irmodel. I due amici, ambedue dediti soprattutto alla scala N e decisamente collaborativi, presentavano insieme al pubblico della fiera la famosa elettromotrice per treni pendolari che veniva chiamata "Fanta" dagli appassionati, a causa dei suoi sgargianti colori che vanno dall'arancione al giallo. Il resto della produzione che è molto vario, va dagli elettrotreni ETR 240 ai Minuetti nelle varie livree, per non dire degli E454 e dei tralicci per il trasporto dell'energia elettrica. Ma come si farebbe se non esistessero gli artigiani?
Poi c'ero io con i miei modelli in N e in H0, tra cui questa volta segnalerei il Kit di costruzione della locomotiva E552 trifase in scala N completamente in metallo. Questa è un'idea che mi ha fulminato alla fine dello scorso anno e ho cominciato a lavorarci al fine di rendere semplice la costruzione di una loco così piccola e complicata. Alla fine penso di esserci riuscito consegnando al modellista bel 4 fogli di istruzioni, una cassa centrale del modello già pronta, fusa in ottone come molte altre parti, ad esempio la parte centrale del pantografo, oltre che ad una lastra in alpacca con tutti i componenti necessari per costruirsi questo storico ed affascinante rotabile trifase.
Interessantissimo AlmRose che mi intriga sempre con la sua incredibile familiarità con l'elettronica e mi fa impazzire vedere in quante e quali cose ci si può infilare qualche componente elettronico al fine di ottenere effetti meravigliosi, o di funzionamento, o estetici e coreografici. Guardate voi, qui sotto, illuminazione di carrozze, basette elettroniche dedicate a varie locomotive per accogliere in modo naturale il decoder e avanti così senza limiti...
Poi ancora non ho citato i produttori di edifici e infrastrutture per rendere realistici e aderenti alla realtà i nostri plastici. In questo settore metterei al primo posto per "anzianità di servizio" e per cura e completezza delle realizzazioni, Ninive. Ultimamente si è allargato anche verso scenari di guerra, ma, a parte questo aspetto che a me piace poco, direi che tutta la produzione normale di Ninive è di grandissimo effetto e di ottima qualità, con un realismo stupefacente.
In questo settore da parecchi anni si è fatta strada e consensi anche Struttura Ferroviaria che, pur avendo un catalogo meno ricco di Ninive, è indubbio che tutto ciò che fa, lo fa bene, e con la dovuta cura e attenzione. Ecco qui sotto lo stand e alcune sue realizzazioni.
Ecco, queste erano le presenze "artigiane", come avete potuto notare, quest'anno i produttori nel loro complesso, non erano moltissimi, ma sono certo che l'anno prossimo, con il salone riposizionato in una data più consona e magari con qualche facilitazione al settore fermodellistico da parte dell'organizzazione, saremo in grado di risollevarci e di tornare agli antichi fasti. Bene, non disperiamoci, non abbiamo mica finito qui, infatti non appena usciti dall'ultimo dei corridoi su cui si affacciavano i negozi e i produttori di materiale fermodellistico, si spalancava davanti a noi un immenso capannone stracolmo di plastici modulari e diorami di ogni genere e scala. Comincerei a presentarveli dalla scala N, per poi salire a quelle più grandi.
Il primo di questi impianti quindi è quello presentato dall'associazione ASN; come sempre grandissimo e ricco di spunti interessanti, era accompagnato da alcune vetrinette in cui alternativamente vengono esposti i modelli posti in vendita dai soci, come quest'anno, o modelli o diorami partecipanti a concorsi indetti dalla stessa associazione. Io mi sono soffermato su un bellissimo modello di Tartaruga che, se pensiamo che è realizzato in scala 1:160, dobbiamo riconoscere che è decisamente ben realizzato.
Il posto successivo spetta a N-Party, che, come si evince dallo stesso suo nome, si dedica anch'essa alla scala N. Anche questo era un grande e dettagliatissimo impianto modulare, con spunti decisamente unici e grande accuratezza realizzativa a dimostrazione che anche in una scala così piccola non ci sono limiti se non quelli che il modellista si pone egli stesso.
Passando alla scala H0 direi che è doveroso dare la precedenza alle associazioni di casa, cioè quelle veronesi, che sono due e che esponevano plastici degni di ogni considerazione. La prima di esse è rappresentata dal CMF, riconoscibilissima per gli splendidi e storici edifici realizzati dai suoi soci
La seconda è quella del DLF, anch'essa molto propositiva e che accoglie tra i suoi soci un mio caro amico, Pietro Tosolini, un modellista come non ce ne sono più, che ha realizzato un numero incredibile di modelli di tutta europa usando esclusivamente i materiali più poveri che ha potuto trovare... una persona veramente incredibile.
Poi ancora avevamo l'AFS di Messina che ci hanno deliziato, negli anni scorsi, con meravigliose riproduzioni in scala dei traghetti delle FS che fanno servizio sullo stretto, comunque ogni anno ci portano qualcosa di bello, come la stazione di Palermo Centrale di questi due ultimi anni.
Poi i grandissimi modellisti Pavesi che non finiscono mai di stupire per la loro ecletticità e la loro bravura nel riprodurre le cose e le situazioni più varie ed inaspettate; onestamente devo dire che li ammiro molto
Poi il grandissimo plastico del gruppo E656, quello che venne denominato il plastico del Forum, in quanto nato più per scommessa da verificare lanciata su di un forum, che per certezza scentifica. Il risultato è incredibile e lo potete vedere voi stessi nelle foto che seguono... ora questo è uno dei più belli, rappresentativi e imponenti plastici modulari italiani, a dimostrazione che determinazione e fiducia in se' stessi possono far superare qualsiasi ostacolo.
Altro gruppo storico è quello milanese del GFM. Probabilmente il più vecchio gruppo tra quelli presenti, il GFM raccoglie grandissimi modellisti e porta avanti sempre idee tra le più innovative; per certi versi è stato per moltissimi anni il mio gruppo di riferimento.
Se è storico il GFM, il gruppo di Piombino non lo è da meno. Questa è una delle realtà più solide e interessanti del nostro Paese, un gruppo veramente tosto di modellisti che non si arrendono di fronte a qualsiasi sfida. Basta dare un'occhiata alle foto seguenti per convincersene...
Il gruppo di Pontassieve aveva portato in Fiera quello che, secondo me, è il futuro del diorama operativo. E' incredibile quanto ne guadagni in realismo e profondità un diorama quando viene racchiuso a mo' di quadro, con un'adeguata illuminazione interna che ne gestisca in maniera ottimale le zone illuminate e quelle in ombra.
Il gruppo Facci aveva portato in Fiera alcuni piccoli plastici, tra cui qualcuno innevato che attiravano molto l'interesse dei visitatori, soprattutto quello nella valigetta.
Era presente anche il gruppo altoatesino Rittner che proponeva ottime riproduzioni della stazione del Brennero, della ferrovia Bolzano-Caldaro e della ferrovia del Renon
Con le riproduzioni successive non voglio esagerare nel lodarle e nel dare loro più spazio del dovuto, ma io credo che pochi di voi abbiano mai visto realizzazioni così accurate e realistiche. Bene, tutte queste meraviglie le ha costruite un supermodellista, Fabio Cerato, un mio caro amico e io sono un testimone oculare di quanto siano fedeli ed accurate queste riproduzioni di molti angoli di Mestre dell'immediato dopoguerra. Nel vedere rappresentata così bene e in così tante viste tutte insieme, la Mestre in cui sono nato e in cui ho vissuto da ragazzino, devo dire che mi sono quasi commosso. Un encomio particolare lo voglio quindi rivolgere a Fabio per la sua immensa abilità.
Come da molti anni, anche a questa rassegna erano presenti gli amici del gruppo Società Veneta, molto attivi nella scala 1:1
E non vogliamo dimenticare gli Amici della Scala G che intendono promuovere la passione per le ferrovie da giardino...
Dobbiamo parlare ancora dell'Associazione "Il Sestante" che annovera tra i suoi soci modellisti sopraffini, capaci di riprodurre e di interpretare angoli di realtà con bravura rara da trovarsi; eccone alcuni esempi di lavori esposti nel nostro padiglione...
L'unico rammarico è che questi diorami eranoinscatolati con il plexiglass ed era difficilissimo fotografarli senza incorrere in riflessi di luce indesiderati, non c'era una posizione compatibile con la macchina fotografica, un vero peccato poichè queste erano sicuramente delle perle rare che avrebbero meritato un risultato più appropriato. Ma, per quel che riguarda "Il Sestante", non è tutto, perchè grazie ad alcuni amici che mi hanno presentato il loro presidente, ho scoperto che nel padiglione adiacente al nostro, quello delle navi, loro avevano un altro stand, uno stand stupefacente, con capolavori navali realizzati completamente a mano da modellisti intagliatori di altissimo valore, pezzi dal pregio incalcolabile; eccone uno tanto per gradire!
Come sempre erano presenti le nostre riviste ferroviarie con i loro stand, d'altra parte come faremmo senza di esse?
E come faremmo senza la FIMF e il suo inarrivabile Presidente? Ecco Antonello Lato presso lo stand istituzionale, come non succedeva da millenni, o ricordo male?... Lunga vita al Presidente.
Il Model Expo Italy è una grandissima festa, mi dispiace solo che io non abbia il tempo di visitarla tutta adeguatamente e di darvene conto, ma qualche giretto me lo faccio e ogni volta mi imbatto in spettacoli grandiosi quanto inattesi, sul tipo di questo, per esempio... Non dite niente? Camions strepitosi per bellezza e riproduzione di tutto quel che si può riprodurre, luci, rumore del motore e di tutti i suoni vari che un camion può fare, veramente spettacolari. E il gatto delle nevi?
Eccoci arrivati, si, siamo arrivati alla fine della nostra visita al Model Expo Italy 2016, uno spettacolo che si rinnova ogni volta; vi ringrazio per l'attenzione e per il tempo dedicato alla lettura di questa recensione di questa manifestazione che é una delle piu' belle e piu' coinvolgenti che esistano in Europa. Se siete appassionati di modellismo, di tutti i tipi, dal navale all'aeronautico, all'automobilistico o al ferroviario e se non ci siete mai stati, io credo che dobbiate riconsiderare la cosa e scegliere di esserci assolutamente anche voi al prossimo anno, per vedere questa enormità incredibile di persona, con i vostri occhi
Un caro saluto a tutti e, come sempre... alla prossima.
Giorgio Donzello
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