= Model Expo Italy 2012 =
Ottava Edizione
Per descrivere cosa significhi il Model Expo Italy, e' d'obbligo l'uso dei superlativi
assoluti. E' la fiera piu' grande del settore e ormai fa parte degli appuntamenti storici
di ogni modellista, qualsiasi sia il suo preciso ramo di interesse. In un momento di
grande crisi mondiale, quando anche la "madre" di tutte le fiere mondiali, cioe' la
Spielwarenmesse di Norimberga, fa segnare un significativo rallentamento degli
espositori e dei visitatori, ecco che Verona consolida un trend in controtendenza
con il raggiungimento di un nuovo record nel flusso di visitatori e di espositori.
Il sapere che in un ambito espositivo della tradizione di Vinitaly o Fieracavalli si tiene ormai da otto anni una fiera dedicata al modellismo, una manifestazione, tra l'altro, che non deve invidiare nessuna delle grandi esposizioni europee in quanto a dimensioni e a completezza dell'offerta, e' una sensazione che dovrebbe far inorgoglire ogni modellista di casa nostra; con questa kermesse di modellismo statico e dinamico l'Italia da tempo si e' messa alla pari con le nazioni modellisticamente piu' evolute, con la Germania e con la Francia in primis.
Come ho scritto nel sottotitolo, in un anno in cui anche la Spielwarenmesse di Norimberga ha dovuto constatare una flessione nel numero degli espositori e dei visitatori, il Model Expo Italy ha raggiunto il nuovo record di 63.000 visitatori nei due giorni in cui e' rimasta aperta al pubblico. Io lo dico da tempo, non so quali siano i motivi per i quali si continua a far durare questa manifestazione due soli giorni, ma se questo evento potesse essere almeno di tre giorni, come le altre grandi fiere a cui mi riferivo prima (la Spielwarenmesse dura un'intera settimana), sono certo che un altro positivo salto di qualita' sarebbe immediato e in un paio di edizioni si potrebbero superare traguardi ancora piu' ambiziosi. Per gli espositori sarebbe interessante ammortizzare lo sforzo di allestire gli stand con un giorno di contatti in piu', mentre i visitatori avrebbero un'ulteriore possibilita' di trovare il momento libero per una visita che certamente tutti vorrebbero fare, ma non sempre il sabato o la domenica possono essere dedicati a questa opportunita'.
Per arrivare rapidamente ai treni che sono la nostra passione e lo scopo della nostra presenza alla "MEI", anche quest'anno non abbiamo visto la Hornby, vittima di una crisi di vendite e, si dice, di magazzini che non si vogliono svuotare, oltreche' di una cecita' dei suoi dirigenti ormai conclamata, a dire il vero mancava ancora anche Acme, ma, in compenso, erano presenti quasi tutti gli altri produttori per noi interessanti e moltissimi plastici, molti di piu' che nelle altre edizioni, con molte novita' anche in questo meraviglioso settore.
Cominciamo a girare tra gli stands, iniziando come sempre da quello che ospitava i miei modelli, che, come gli appassionati sanno, si possono esplorare meglio e piu' diffusamente, unitamente alla loro specifica storia, nel sito istituzionale di Locomodel; oltre ai trifasi E.550, E.554 e E.432 in scala N, quest'anno avevo portato a Verona la novita' presentata alla fiera di Norimberga, cioe' la mastodontica E.91.3 che fu delle ferrovie prussiane; testimone delle prime esperienze tedesche nel settore delle macchine elettriche in corrente alternata monofase. Questa macchina, gia' presentata l'anno scorso nella piccola scala N, ora e' a disposizione degli appassionati anche nella piu' diffusa scala H0.
La mia crociata per il salvataggio della documentazione tecnica ferroviaria non si e' mai fermata e anche quest'anno allo stand rappresentavo l'Associazione DSC (Documentazione, Storia, Cultura) di cui mi onoro di far parte e illustravo ai modellisti e agli appassionati piu' responsabili le caratteristiche uniche e importantissime di questa associazione che, grazie al lavoro di valenti modellisti e di appassionati dei piu' svariati settori, dal navale all'automobilistico, per passare dall'aeronautico e dal ferroviario, capitanati dal grande Attilio Mari, sta recuperando, digitalizzando e mettendo a disposizione di tutti, migliaia e migliaia di disegni dal grandissimo valore storico e tecnico. Lentamente, grazie all'apporto del lavoro e della buona volonta' di molti appassionati che hanno fatto propria questa battaglia per il recupero e la conservazione di disegni, foto e di tutto quello che rappresenta la nostra storia tecnica e industriale, stiamo raccogliendo moltissime reliquie che diversamente sarebbero finite al macero con un grandissimo danno per tutti.
Naturalmente tutti noi vi invitiamo a visitare il sito dell'Associazione D.S.C. <http://www.associazionedsc.it/> per verificare di cosa si tratti, quale grande progetto sia questo, quanti abbiano gia' aderito a questa crociata e quanto materiale abbiamo gia' inserito in questo anno iniziale e poi, naturalmente, vi inviteremmo anche a controllare quali disegni o foto o altro voi possediate per aiutarci in questa grande raccolta che, come potrete constatare, e' gia' diventata una importante realta', ricordandovi di essere generosi, in quanto la cecita', l'egoismo e la misantropia, qundo si parla della nostra storia, sono proprio i maggiori pericoli che noi dobbiamo combattere.
Anche a questa edizione della "Model Expo Italy" erano presenti tutti i maggiori e piu' conosciuti artigiani fermodellisti, a cominciare da Alpen Modell che step dopo step ha quasi terminato il suo fantastico modello della locotender Gr. 870, macchina costruita molto bene, con un massiccio telaio realizzato per fresatura e un meccanismo motore di ottima qualita'. Sempre belle e interessanti, anche per i prezzi decisamente contenuti, le carrozze FS. molto dettagliati gli interni e ottima la verniciatura.
Nello stand assieme a Alpen Modell, come sempre, c'era anche "Model '71" con le sue ottime riproduzioni di materiale delle ferrovie secondarie.
Come sempre, non lontano da loro SWM, con la sua precisa costruzione di fabbricati ferroviari in alpacca e legno, una combinazione dai risultati veramente splendidi. Ecco a voi qualche foto d'esempio.
Continuando tra gli artigiani trovavamo i grandissimi Elettren e Lombardi che avevano portato in Fiera le loro meraviglie in scala "0". Al loro stand c'era da mettersi gli occhiali scuri per non restare abbagliati dai capolavori che presentavano. Elettren ci presentava la grossa pacific Gr. 691 finalmente finita e verniciata dopo che per lungo tempo l'avevamo ammirata nella fase di costruzione. Questo modello e' di una qualita' entusiasmante e rendera' sicuramente felici i fortunati e facoltosi appassionati che se la potranno permettere.
Lombardi, da par suo, invece presentava modelli svizzeri e francesi, come suo costume, a cui mancava solo la parola...
Poi era la volta di EsseEmme, altra ottima azienda artigiana dedita alla costruzione di tutte quelle macchine poco conosciute e poco divulgate anche sulle riviste specializzate e ad una splendida serie di carri delle epoche passate. Bellissimo il E.621 che mi onoro di possedere. Quest'anno nello stand EsseEmme ha fatto capolino anche una serie di fabbricati che piaceranno molto ai plasticisti.
Di Ferro Train ci siamo occupati negli anni scorsi, in quanto, questa eccezionale e piccola ditta austriaca di Vienna, costruisce cose di fattura splendida con un dettaglio inimmaginabile. I suoi soggetti sono legati alle piccole ferrovie austriache a scartamento ridotto. Stupendo il piccolo convoglio per linee a cremagliera, costituito da una piccola macchina a due assi accoppiati, di fattura inclinata e da una carrozza a salone unico con accessi sul tipo delle nostre centoporte. Molti sono gli accessori per plastico proposti da questa ditta.
Anche quest'anno era presente in fiera HiTech Rail Road Modelling. Un nome molto lungo e importante per una piccola azienda artigiana che anno dopo anno sta crescendo e propone cose sempre piu' interessanti. HiTech RRM si dedica soprattutto alla scala N dove ha vinto un interessante premio con la piccola Gr. 835, ma da qualche tempo produce anche alcune carrozze in scala H0 che potete vedere tra le foto pubblicate qui sotto.
Decisamente importante e' sempre la presenza di Linea Model che, anche se e' famosa per i suoi modelli in scatola di montaggio, di fatto propone i suoi modelli anche montati, verniciati e finiti, rientrando quindi nel settore degli artigiani. Sono sempre importanti le sue novita' e, anche questa volta, Linea model presentava due modelli notevoli, il locomotore elettrico E.326 e il carro DDM per il trasporto di auto. Nelle vetrine potevamo ammirare molti importanti modelli delle macchine della nostra storia ferroviaria, tra cui spiccavano i vari E.402 Prototipo e di prima serie.
Molto interessante e varia la proposta di Lidia Santi, praticamente tutta sviluppata sulla scala N. Notevole la parata di TAF in parecchie colorazione a seconda dell'Amministrazione ferroviaria rappresentata, ma la varieta' a cui mi riferivo e' davvero notevole, spaziando dalle centoporte per arrivare ai tralicci per l'alta tensione ai carri, ai filobus e tanto altro ancora.
Certamente diversificata era l'offerta di Passion che presentava una propria illuminazione per carrozze passeggeri, una piattaforma girevole e un bellissimo carro pianale con carico di travi di legno a certificare la distribuzione dei carichi per carri di ottima qualita', marcati "Almrose".
Maurizio Casini, che penso sia stato il primo venditore di scala N d'Italia, ora, assieme agli amici "Pirati", presentava uno stand stracolmo di cose belle ed interessanti per i cultori di questa miniscala, una marea di novita' industriali ed artigianali che solo le foto possono far capire...
E ancora troviamo Sagi con la sua infinita produzione di modelli di carri in ottone, per lo piu' riproducenti quelli cosi' caratteristici delle epoche due e tre che tutti amiamo per la loro naturale appartenenza a quella vecchia ferrovia che ci ha conquistato tutti per la sua romanticita'. Bellissimi anche i camions Fiat 680 e 682, sia nell'esecuzione a 2 che in quella a 3 assi, furgonati e a cassone aperto.
Come sempre, da sballo le vetrine di Top Train, con in bella evidenza la spettacolare Gr. 746 in scala 0 che da sola riempiva tutto lo stand. A corollario di questa meraviglia, tutte le altre macchine che gia' conosciamo tra cui la meravigliosa Gr. 981 che poi vedremo all'opera su un plastico speciale che prenderemo in esame piu' avanti. Spettacolare il fatto che il suo biellismo relativo alla ruota dentata (che, ricordo, gira all'indietro a velocita' doppia rispetto al biellismo principale delle ruote) si metta in funzione esclusivamente ove si trovi una cremagliera, per smettere di girare non appena questa cessi di essere presente...
Tra gli industriali ora vediamo Vitrain che presentava la sua bella produzione italiana delle FS e delle tante amministrazioni estere che tradizionalmente io non curo. Bello il E.326, una macchina che adoro, e' stata la prima delle mie autocostruzioni e presto sara' disponibile per tutti gli appassionati della piu' interessante epoca delle nostre ferrovie.
Dopo Vitrain dobbiamo parlare di OsKar che e' il produttore che ha dato, in questo ultimo periodo, una vera sferzata al livello qualitatativo. OsKar ha cominciato con il presentare due meravigliose Gr. 625 e Gr. 640, con un dettaglio e una qualita' generale che finora vedevamo solo sulle macchine di TopTrain, di Lemaco o di Micro. Ora, grazie a queste stupende produzioni, un dettaglio incredibile e' a disposizione degli appassionati ad un prezzo consono alle riproduzioni industriali. A Norimberga in febbraio ed ora anche a Verona, OsKar presenta anche la Gr. 685 con la stessa filosofia costruttiva e con la stessa maniacale ricerca dei particolari gia' vista con le precedenti 625 e 640. OsKar ha prodotto veramente un capolavoro che sara' seguito da tutte le altre Gr. 685 che ha avuto le FS; una macchina proporzionata, con ruote bellissime e molto fini, ben verniciata e dettagliata che rende il prototipo in modo perfetto.
Naturalmente gli artigiani sono specializzati in ogni settore del modellismo ferroviario ed infatti parecchi erano quelli che si occupavano di paesaggio e di fabbricati, sia civili che ferroviari. Ecco Abbiati, per esempio, con una produzione assolutamente di qualita'.
Poi c'era Ma.Co.Mo, con una serie di fabbricati di ottima presenza. Rimesse, chiese, stazioni e abitazioni molto interessanti.
Naturalmente, pero', l'azienda storica di questo particolare settore e' Ninive con una produzione di altissimo livello che da molti anni sta facendo la felicita' di moltissimi plasticisti.
Poi va citata Struttura Ferroviaria, anch'essa con un'ampia gamma di edifici per lo piu' di tipo ferroviario, una gamma davvero notevole che completa l'offerta di cui puo' disporre il plasticista che voglia fare un lavoro di grande qualita'.
Infine, come non parlare di Mencaroni... Questo giovane orafo toscano, ormai da tempo, ha messo in piedi una produzione veramente di classe, soprattutto in fusione di ottone, che spazia dagli accessori di carri, carrozze e locomotive a quelli relativi all'ambiente ferroviario. Ecco qui sotto una panoramica della sua produzione.
Purtroppo, anche se non con molte foto, devo testimoniare sulla produzione di MKB che potete vedere qui sotto.
A far corona a questi valenti produttori di materiale ferroviario c'erano decine e decine di negozi; forse non li ho fotografati tutti, ma ve ne ripropongo una carrellata affinche' ne abbiate coscienza e abbiate la sensazione di immergervi nel Model Expo Italy 2012. Naturalmente non vedrete molta gente agli stands, ma questo e' motivato dal fatto che le foto cercavo di farle al mattino presto, prima che la calca che si formava gia' poco dopo l'apertura mi impedisse di avere un'immagine pulita degli stands.
Anche TG Trains era al Salone con i suoi video di materiale ferroviario italiano ed europeo.
A Verona erano presenti anche alcune organizzazioni sia Istituzionali che amatoriali, come il gruppo Poker, quello dedito alla Societa' Veneta Ferrovie e quella che promuove il SudTirol
Come avrebbero potuto mancare le testate ferroviarie italiane? Infatti, ecco qui i tre stand di Duegi, iTreni e Mondo Ferroviario.
Comunque, tutto quello che abbiamo visto finora non era che l'aperitivo, perche' il piatto forte, quello che da senso ai mille e mille modelli di loco, carri e carrozze presenti negli stand, erano i plastici che i clubs fermodellistici di ogni dove avevano portato al salone. Plastici meravigliosi di ogni dimensione. Tutti perfettamente funzionanti e tutti riproducenti angoli caratteristici del nostro Bel Paese, alcuni realizzati nella piccola scala N e molti nella piu' diffusa scala H0.
Cominciamo a visitarli partendo da quelli nella scala piu' piccola. In questo settore spiccava certamente quello della ASN, acronimo che significa "Amici della scala N". Ecco qui sotto alcune foto del plastico modulare presentato da questa associazione di modellisti che stupivano i visitatori per la realisticita' di quella ferrovia dalle dimensioni veramente minuscole.
Ma il realismo non e' ottenuto solo per il paesaggio o per i fabbricati, da questi valenti modellisti, infatti, notevoli sono anche i modelli di loco e di carri o carrozze che hanno realizzato in questa miniscala, modelli cosi' precisi e belli da sembrare realizzati in una scala ben piu' grande; giudicate voi stessi guardando le foto seguenti che riproducono, ad esempio, un E.626, alcune ALn.668 e un carro porta auto...
Anche ScalaN.org, ovviamente si occupa di scala N. Anche questo club di appassionati si e' dato molto da fare per produrre moduli realistici riproducenti aspetti emblematici delle nostre ferrovie e di cio' che la circonda.
Passando alla scala H0, cominciamo dal club bresciano che presentava moduli che riproducevano punti particolari del territorio, tanto che in uno di questi era addirittura proposta la foto di quel punto al vero, questo per poter apprezzare il realismo della scena riprodotta.
Anche il club pavese si era prodigato in mille direzioni modellistiche. Molto celebre e' la loro realizzazione del ponte metallico di Paderno, ma stupenda era anche la riproduzione, completamente funzionante, della miniera; una riproduzione, quest'ultima di livello decisamente superiore a tutto cio' che normalmente si vede in giro per fiere e manifestazioni varie.
Di grande qualita' era anche la proposta del club CMF di Verona che racchiudeva cose veramente entusiasmanti, guardate pure...
Quest'anno era presente anche il gruppo del dopolavoro ferroviario di Treviso, con una proposta accurata e di buon impatto.
Il gruppo milanese presentava un grande e lungo plastico con moltissime parti di grandi qualita', con ponti e case decisamente notevoli.
Come tutti gli anni, era presente anche il grandissimo gruppo di Piombino con il suo plastico modulare di dimensioni eccezionali. Vedere questo plastico era un'emozione decisamente notevole, sia per le dimensioni, come ho detto, ma anche per le pregevoli riproduzioni di opere d'arte che conteneva.
Tra i gruppi storici di questa fiera c'e' anche "E.656"; un gruppo di amici che si sono conosciuti tramite un Forum e che ha deciso di costruire insieme una serie di moduli da mettere insieme per ottenere un grande plastico "sociale". Questo plastico anno dopo anno e' cresciuto ed e' diventato una cosa enorme. Eccone alcune foto che ne mettono in evidenza la qualita' e la vastita'.
Naturalmente non tutti i plastici erano delle dimensioni di quello dei piombinesi o di quello di E.656, ce n'erano anche di dimensioni piu' limitate, anche se sempre di grande pulizia costruttiva e di ottima fattura, come questo, per esempio.
O questo realizzato dal gruppo "La Porrettana", decisamente realistico, anche se non credo che riproduca una vera parte della ferrovia di valico a cui si ispira il nome del gruppo...
Uno dei gruppi modellistici di maggior bravura, storici di questa manifestazione, e' il gruppo di Silandro. Data la bellezza delle loro costruzioni, di foto ai loro lavori ne ho fatte moltissime nel passato, ora voglio proporvene solo alcune delle cose che ho apprezzato particolarmente quest'anno: ponti di grande valore modellistico, pulizia esemplare dei tracciati e... ragazzini giovanissimi ai comandi!
Altro grandissimo plastico presente era quello della riproduzione della stazione di Mantova, realizzato dal gruppo omonimo; un'opera davvero stupenda che ho documentato molte altre volte, ma che metto qui sotto solo per promemoria
Anche il gruppo Facci presentava alcune opere interessanti, opere di vario genere, come poteva essere il plastico in valigia o la riproduzione di una porzione di paesaggio attorno ad una linea ferroviaria di tipo antico e quindi decisamente romantico
Un'opera che mi ha lasciato impressionato e' stata la riproduzione della linea Paola-Cosenza, una linea di valico delle FS a scartamento ordinario che nel passato veniva esercita con locomotive del gruppo 981, locotender a tre assi, dotate di cremagliera. Le locomotive Gr. 981 sono prodotte da TopTrain e rappresentano un must delle riproduzioni modellistiche, in quanto la ruota dentata che va in presa con la cremagliera e' indipendente dalla trasmissione delle ruote principali ed entra in funzione solo allorche' si trova in presenza della cremagliera stessa con il classico movimento che gira al contrario e al doppio della velocita' angolare del meccanismo ad aderenza naturale. Vedere andare queste piccole macchine e' un vero spettacolo e ripaga sicuramente dell'alto costo di esse. Per quel che riguarda la realizzazione della linea, beh, qui ci si deve togliere il cappello per la grande realisticita' del lavoro. Interessante l'esercizio di questa tratta che e' stato riprodotto come al vero con tutte le caratteristiche particolari di questa linea. Innanzittutto i mezzi, della Gr. 981 abbiamo gia' detto, ma su questa linea, dalla meta' degli anni trenta, entrarono in esercizio anche alcuni esemplari di una particolare ALn56 ad aderenza totale, costruita appositamente per questa linea. Interessante anche il carro-freno che faceva parte di ogni composizione e che garantiva la sicurezza dei convogli nelle lunghe e ripide discese. A causa della scarsa forza di trazione della motrice e della presenza obbligatoria del carro-freno, le composizioni su questa tratta sono sempre state di livello minimo, tanto che potevano essere anche di una sola carrozza se questa era del tipo metallico e quindi molto pesante. Complimenti agli esecutori di questa meraviglia.
Un gruppo di altissima qualita' che opera nel settore ferroviario, ma al confine con le riproduzioni navali, anzi assolutamente al centro delle riproduzioni navali, e' l'associazione Ferrovie Siciliane, di Messina, spettacolare gruppo che si dedica alla riproduzione dei traghetti delle FS che fanno servizio nello stretto. Anni fa hanno cominciato con modelli in scala N, ma adesso sono passati a mastodontiche riproduzioni in scala H0. Andate pure a vedere i particolari di questa maestosa riproduzione e resterete anche voi stupefatti, come me, per la precisione e per la dovizia di particolari riprodotti. Un'altra opera spettacolare di questo eccezionale gruppo.
Naturalmente noi ci occupiamo di treni e tralasciamo le altre discipline modellistiche, in quanto ne abbiamo gia' tante da pensare pur restando nell'ambito della nostra passione, ma devo riconoscere che in ogni settore modellistico presente al Model Expo Italy vi erano delle eccellenza. Quella che voglio farvi vedere questa volta e' la riproduzione spettacolare ed immensa di un aereoporto, con tutti i suoi annessi e connessi, con tutte le sue luci le sue piste e il giusto senso di attivita' e di movimento che suscitava. Un grandissimo complimento ai realizzatori di questa meraviglia che, anche se esula dal nostro campo d'azione, andava sicuramente segnalata.
Ebbene, anche questa volta siamo arrivati alla fine del nostro excursus sul Model Expo Italy 2012, vi ringrazio per l'attenzione e per il tempo dedicato alla lettura di questa recensione di una delle fiere piu' belle e piu' coinvolgenti che esistano in Europa.
Un caro saluto a tutti e, come sempre... alla prossima.
Giorgio Donzello
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