= Model Expo Italy 2013 =
Nona Edizione
E' la fiera piu' grande del settore e ormai fa parte degli appuntamenti storici
di ogni modellista, qualsiasi sia il suo preciso ramo di interesse. Questa volta
però sono stato io ad avere una defaillance e, proprio nei giorni della fiera, mi
sono preso una terribile infreddatura e sono stato tutto il tempo in un angolo
riparato dello stand, chiuso nel cappotto con la febbre alta e la testa nel pallone...
Aspettiamo questa che è la più importante fiera del nostro settore per tutto l'anno e poi, proprio nel momento in cui dovremmo essere al settimo cielo per l'apertura della Fiera del modellismo per antonomasia, io mi faccio trovare con la febbre alta, una tosse come non avevo mai avuta e neanche la voglia di parlare...
Che fortuna... non c'è di che dire...
A causa di questo intoppo, che poi, purtroppo, mi ha tenuto a letto altri 20 giorni con una bella bronco-polmonite, non sono stato molto brillante quest'anno, mi sono mosso il minimo indispensabile, ma un minimo di testimonianza la dovevo assolutamente a voi amici che seguite fedelmente Rotaie.it, quindi ecco una ridotta recensione, un po' di foto ed un commento anche se troppo stringato per quelli che sono i meriti di questa meravigliosa kermesse modellistica; cercherò di rimediare e di fare come d'abitudine già dall'anno prossimo; lo prometto!
Se l'anno scorso avevo portato in anteprima la E.91.3 prussiana, in versione DRG, quest'anno ho fatto ancora di meglio portando in fiera sia la EG 528/541, che in definitiva sarebbe la E.91.3 in versione di origine, ma anche la EG 551/552 che, invece, rappresenta la seconda locomotiva del trittico K.P.E.V., inteso a studiare quale sarebbe stato l'approccio più conveniente alla trazione elettrica in ambito ferroviario. Nelle prossime edizioni spero di poter portare anche la terza macchina di questa fatica ingegneristica di inizio secolo scorso delle K.P.E.V., la E 92.7, per concludere in modo modellistico un pezzettino importante della storia della Slesia e delle ferrovie prussiane. Trovate queste macchine con qualche accenno sulla loro storia nello spazio web di locomodel
Ma entriamo nel merito della manifestazione e cominciamo da quelle che erano le attrattive maggiori; come ho già detto stavo molto male, quindi le mie perlustrazioni, questa volta, sono state un po' limitate ma non tanto da non passare a salutare gli amici artigiani che rendono nobile questa arte.
Infatti, anche a questa nona edizione della "Model Expo Italy" erano presenti tutti i maggiori e piu' conosciuti artigiani, a cominciare da Alpen Modell che step dopo step ha terminato il suo supermodello della locotender Gr. 870, macchina costruita molto bene, con un massiccio telaio realizzato per fresatura e un meccanismo motore di ottima qualita'. Sempre belle e interessanti, anche per i prezzi decisamente contenuti, le carrozze FS, come sempre molto dettagliati gli interni e ottima la verniciatura.
Sempre assieme a Alpen Modell, nello stesso stand, c'era anche "Model '71" con le sue ottime riproduzioni di materiale delle ferrovie secondarie, quasi un libro di storia delle nostre ferrovie private.
Quest'anno era presente anche MFAL anch'essa tra le ditte che rendono eccezionale questo grande hobby. Guardate che belle cosine presentava ai visitatori: E326 in scala grande, la locomotiva Bayard, le Emmine della FCL e molto altro ancora...
Continuando tra i grandi artigiani trovavamo i nomi prestigiosissimi di Elettren e Lombardi che avevano portato in Fiera le loro meraviglie in scala "0". Al loro stand c'era da mettersi gli occhiali scuri per non restare abbagliati dai capolavori che presentavano. Elettren ci presentava la grossa pacific Gr. 691 finita e verniciata dopo che per parecchi anni l'avevamo ammirata nella sua fase di costruzione. Questo supermodello e' di una qualita' entusiasmante e rendera' sicuramente felici i fortunati e facoltosi appassionati che se la potranno permettere.
Lombardi, da par suo, invece presentava modelli svizzeri e francesi, come suo costume, a cui mancava solo la parola...
Ferro Train, eccezionale e piccola ditta austriaca di Vienna, costruisce cose di fattura splendida con un dettaglio inimmaginabile, ormai le sue produzioni costituiscono una costante al Model Expo Italy. I suoi soggetti sono legati alle piccole ferrovie austriache a scartamento ridotto. Stupendo il piccolo convoglio per linee a cremagliera, costituito da una piccola macchina a due assi accoppiati, inclinata come tutte le loco che sono costruite per superare pendenze notevoli e da due carrozze a salone con accessi sul tipo delle nostre centoporte. Molti sono gli accessori per i plastici a scartamento ridotto proposti da questa meravigliosa ditta.
Una grandissima novità, anche se poteva passare inosservata ai più, era presente presso lo stand di Trenomodel dove si poteva ammirare un Minuetto delle FS in scala TT. La scala TT è una riduzione di 1:120 ed è molto diffusa in Germania per le sue caratteristiche peculiari di essere piccola abbastanza per organizzare plastici di piccolo ingombro, ma anche di essere grande abbastanza per poter offrire un dettaglio simile alla scala H0, con una forza di trazione e una captazione della corrente dai binari decisamente apprezzabili. Io sono da sempre un grande appassionato e un divulgatore di questa interessante scala e ho fatto un sussulto quando ho visto questo Minuetto nelle vetrine dell'amico Stefano Depetri. Quello che vedete è solamente il primo prototipo, quindi sono certo che quelli che seguiranno saranno ancora migliori. I miei complimenti per il coraggio dimostrato, Stefano...
Decisamente importante e' sempre la presenza di Linea Model che, anche se e' famosa per i suoi modelli in scatola di montaggio, di fatto propone i suoi modelli anche montati, verniciati e finiti, rientrando quindi nel settore degli artigiani. Sono sempre importanti le sue novita' e, anche questa volta, Linea model si è distinta per le cose che adornavano le sue vetrine in cui potevamo ammirare molti importanti modelli, tra cui spiccavano i vari E.402 Prototipo e di prima serie.
Come sempre, di grande impatto le vetrine di Top Train, con in bella evidenza la spettacolare Gr. 746 in scala 0 che da sola riempiva tutto lo stand. A corollario di questa meraviglia, tutte le altre macchine che gia' conosciamo tra cui la meravigliosa Gr. 981, spettacolare il fatto che il suo biellismo relativo alla ruota dentata (che, ricordo, gira all'indietro a velocita' doppia rispetto al biellismo principale delle ruote) si metta in funzione esclusivamente ove si trovi una cremagliera, per smettere di girare non appena questa cessi di essere presente... una finezza di poche altre riproduzioni.
Adiacente a Top Train, ma tra gli industriali c'era Vitrain che presentava la sua bella produzione italiana delle FS e delle tante amministrazioni estere che, però tradizionalmente io non curo. Bello il E.326, una macchina che adoro, tanto che e' stata la prima delle mie autocostruzioni e che, grazie a questa ditta, ora è disponibile ad un prezzo da "industriale" per tutti gli appassionati della nostra piu' interessante epoca ferroviaria.
Nel settore dei fabbricati e degli accessori per plastici, l'azienda storica e' Ninive con una produzione di altissimo livello che da molti anni sta facendo la felicita' di moltissimi plasticisti. Ecco qui di seguito una carrellata della loro produzione
In questo settore degli accessori per plastici, come non parlare di Mencaroni... Questo giovane orafo toscano, ormai da tempo, ci delizia con una produzione veramente di classe, soprattutto in fusione di ottone, che spazia dagli accessori di carri, carrozze e locomotive a quelli relativi all'ambiente ferroviario. Ecco qui sotto una panoramica della sua produzione.
Nel settore dell'informazione ferroviaria era presente anche TG Trains, con i suoi video di materiale ferroviario italiano ed europeo.
Come avrebbero potuto mancare le testate ferroviarie italiane? Infatti, ecco qui i tre stand di Duegi, iTreni e Mondo Ferroviario.
Comunque, tutto quello che abbiamo visto finora non era che l'aperitivo, perche' il piatto forte, quello che da senso ai mille e mille modelli di loco, carri e carrozze presenti negli stand, erano i plastici che i clubs fermodellistici di ogni dove avevano portato al salone. Plastici meravigliosi di ogni dimensione. Tutti perfettamente funzionanti e tutti riproducenti angoli caratteristici del nostro Bel Paese, alcuni realizzati nella piccola scala N e molti nella piu' diffusa scala H0. E' questa la grande differenza del Model Expo Italy rispetto a tutte le altre fiere del settore, lo spazio che essa riesce a mettere a disposizione dei modellisti che, in pratica, trasforma i modelli statici esposti nelle varie vetrine, in un qualcosa di animato e avvincente che ammalia con il movimento e la realisticità sia i grandi che i piccini. Quest'anno erano moltissimi i clubs esteri che arrivavano da ogni dove e che rendevano ancora più internazionale questa grande manifestazione.
Cominciamo a visitarli partendo da quello nella scala piu' piccola, la scala N. In questo settore spiccava certamente lo stand della ASN, gli "Amici della scala N" per l'appunto. Ecco qui sotto alcune foto del plastico modulare presentato da questa associazione di modellisti che stupivano i visitatori per la realisticita' incredibile della loro ferrovia dalle dimensioni veramente minuscole.
Il realismo non e' ottenuto solo grazie al paesaggio o ai fabbricati, da questi valenti modellisti, infatti, notevole è anche la qualità dei modelli di loco e di carri o carrozze che hanno realizzato in questa miniscala, modelli cosi' precisi e belli da sembrare realizzati in una scala ben piu' grande; giudicate voi stessi guardando le foto seguenti
Andando per ordine di scartamento, ora dobbiamo parlare del meraviglioso plastico di Paolo Righi, piccolo, in scartamento ridotto, ma un vero condensato di bellezza retica. Di questo piccolo capolavoro ci siamo occupati ancora, lo so, ma non si finirebbe mai di coccolarlo con gli occhi per quanto ogni suo particolare sia perfetto e romantico; riguardiamolo ancora con la voglia di cogliere particolari che, magari, non avevamo notato prima...
Passando alla scala H0, cominciamo dal club bresciano che presentava moduli che riproducevano punti particolari del territorio, tanto che in uno di questi era addirittura proposta la foto di quel punto al vero, questo per poter apprezzare il realismo della scena riprodotta.
Di grande qualita' era anche la proposta del club di Verona che racchiudeva cose veramente entusiasmanti, guardate qua sotto...
Anche quest'anno, come già l'anno scorso, era presente il gruppo del dopolavoro ferroviario di Treviso, con una proposta molto curata e di ottimo impatto.
Il gruppo milanese presentava un grande e lungo plastico con moltissime parti di grandi qualita', con ponti e costruzioni decisamente notevoli.
Quest'anno credo che si sia battuto il record di presenze di club stranieri, per comodità li tratterò come un unico plastico, anche se effettivamente molti di loro erano interconnessi l'uno all'altro, per dimostrare una volta in più come questo hobby meraviglioso non abbia confini e dogane, bensì come tutti i fermodellisti siano uniti sotto un'unica bandiera, quella della fratellanza e del divertimento.
La mia crociata per il salvataggio della documentazione tecnica ferroviaria non si e' mai fermata e anche quest'anno allo stand rappresentavo l'Associazione DSC (Documentazione, Storia, Cultura) di cui mi onoro di far parte e illustravo ai modellisti e agli appassionati piu' responsabili le caratteristiche uniche e importantissime di questa associazione che, grazie al lavoro di valenti modellisti e di appassionati dei piu' svariati settori, dal navale all'automobilistico, per passare dall'aeronautico e dal ferroviario, capitanati dal grande Attilio Mari, sta recuperando, digitalizzando e mettendo a disposizione di tutti, migliaia e migliaia di disegni dal grandissimo valore storico e tecnico. Lentamente, grazie all'apporto del lavoro e della buona volonta' di molti appassionati che hanno fatto propria questa battaglia per il recupero e la conservazione di disegni, foto e di tutto quello che rappresenta la nostra storia tecnica e industriale, stiamo raccogliendo moltissime reliquie che diversamente sarebbero finite al macero con un grandissimo danno per tutti.
Naturalmente tutti noi vi invitiamo a visitare il sito dell'Associazione D.S.C. <http://www.associazionedsc.it/> per verificare di cosa si tratti, quale grande progetto sia questo, quanti abbiano gia' aderito a questa crociata e quanto materiale abbiamo gia' inserito in questo anno iniziale e poi, naturalmente, vi inviteremmo anche a controllare quali disegni o foto o altro voi possediate per aiutarci in questa grande raccolta che, come potrete constatare, e' gia' diventata una importante realta', ricordandovi di essere generosi, in quanto la cecita', l'egoismo e la misantropia, qundo si parla della nostra storia, sono proprio i maggiori pericoli che noi dobbiamo combattere.
So bene che qualcosa l'avrò pure trascurato e che, questa volta, la recensione è più scarna del solito; non ho girato per tutti gli stand e nemmeno per tutti i plastici, ma , credetemi, non ne avevo la forza a causa di quanto stessi male. Mi piacerebbe che questa bella fiera fosse spostata un po' più verso la stagione più calda, anche un solo mesetto dopo sarebbe sufficiente e che, magari, durasse tre giorni invece che due, per gli espositori lo sforzo sarebbe sicuramente più diluito e per i visitatori ci sarebbe qualche chance in più per visitare quella che io ritengo il meglio delle fiere modellistiche di casa nostra.
Ebbene, anche questa volta siamo arrivati alla fine del nostro excursus sul Model Expo Italy 2013, vi ringrazio per l'attenzione e per il tempo dedicato alla lettura di questa recensione.
Un caro saluto a tutti e, come sempre... alla prossima.
Giorgio Donzello
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