Gli Strumenti di Misura

 

Una delle cose piu' importanti per noi fermodellisti costruttori sono gli strumenti di misura. Anche se a volte non ce ne rendiamo conto, noi passiamo la vita a misurare tutto quel che facciamo, perche' riprodurre in scala significa proprio fare qualcosa di simile all'originale in cui l'unica cosa che cambia e' la dimensione e, quindi, le sue misure che noi dobbiamo continuamente tenere sotto controllo.
Misurare per noi e' fondamentale, ma qual'e' la dotazione di strumenti di misura che deve avere un buon fermodellista?

Beh, qui la cosa potrebbe assumere caratterizzazioni diverse a seconda di quello che intendera' fare il modellista, infatti, a seconda del grado di capacita', delle "mire" modellistiche e del grado di accuratezza che si vorra' dare al lavoro, gli strumenti potrebbero esere diversi. In questa pagina prenderemo comunque in esame tutti quelli che mediamente un modellista sufficientemente completo potrebbe usare nella sua attivita'.

Partirei da alcuni strumenti relativamente poco usati, ma indispensabili ogni volta che si vuole riprodurre un rotabile o qualche particolare ferroviario (case, caselli, passaggi a livello, depositi ecc) di cui non si disponga dei disegni quotati. Questi sono la cordella metrica, il metro flessibile od in alternativa anche il doppio metro a stecche pieghevoli (esiste anche il singolo metro pieghevole a decimetri), praticamente quello da muratori. Anche se marginalmente, questi strumenti credo debbano far parte del bagaglio del fermodellisti; vi posso assicurare che questi attrezzi mi sono stati utili un sacco di volte e mi hanno risolto molti dubbi amletici. Fare modellismo a volte parte proprio da qui.
(Questa volta, non ritenendolo necessario, non tutte le immagini sono cliccabili al fine di ingrandirle)

 

Arrivando subito al modellismo vero, pero', direi che la palma del piu' utile va al calibro. Per noi, questo e' lo strumento di misura per eccellenza, nessuno puo' o deve farne senza. E' versatile, misura lunghezze, diametri esterni ed interni, profondita' di fori ciechi, serve, anche se impropriamente (ma noi che lavoriamo sull'ottone non corriamo nessun rischio), per tracciare leggeri segni paralleli ad un bordo a distanza precisa; io lo uso per un'infinita' di compiti, anche per trovare la meta' di una lastrina di ottone, per esempio, o per misurare la larghezza di taglio della piccola trancia che ho. Come ho gia' detto in altra pagine di Rotaie.it che non sarebbe concepibile di fare oggi modellismo senza un manipolo, posso ora aggiungere che non sarebbe concepibile neanche senza uno strumento come il calibro. Il calibro, inoltre ci da una precisione piu' che sufficiente per i nostri lavori ed e' di una praticita' d'uso ineguagliabile. Esistono vecchi calibri decimali (con la precisione del decimo di millimetro) o ventesimali (con la precisione del mezzo decimo di millimetro) od anche i nuovi centesimali (con la precisione del centesimo di millimetro). Questi ultimi sono molto interessanti oltreche' per la loro grande precisione, anche per altre loro caratteristiche che vedremo piu' sotto, comunque sono decisamente piu' costosi degli altri, sono digitali ed hanno l'inconveniente di funzionare solo per mezzo di una piccola batteria, senza della quale rimangono spenti e il centesimo promesso allora diventa un'utopia; se si dispone di un calibro centesimale, consiglio di avere sempre anche un ventesimale di scorta per qualsiasi evenienza. Questo strumento di misura esiste nelle piu' svariate dimensioni per noi avere uno strumento che misuri i 15-18 centimetri e' piu' che sufficiente.
Sono dell'avviso che il calibro ventesimale e' lo strumento piu' corretto per i nostri lavori, anche i piu' accurati.

Di questo strumento alle bancarelle delle fiere se ne trova anche una versione economicissima, al prezzo di un solo Euro, realizzato in materiale plastico. Ovviamente non si puo' considerare tra i piu' precisi, ma io, per curiosita' ne ho comperato uno e, devo dire che se non lo si forza nella misura, ma lo si tiene leggero e' anche decisamente preciso, nell'ordine del decimo di millimetro, e' veramente incredibile.

Qui sotto vi voglio far notare una simpatica e utile caratteristica dei calibri digitali. Come si puo' notare dalle foto messe in sequenza, una volta fatta una misura si puo', premendo in questo caso il tastino giallo, rimettere lo strumento a zero. Da questo momento, fino ad una nuova rimessa a zero, il calibro misurera' tutto rispetto alla messa a zero, quindi ci dara' la differenza di misura tra cio' che stiamo misurando con quello che noi abbiamo perso a riferimento, senza obbligarci a piu' o meno complicate sottrazioni e quindi sveltendo di molto il nostro lavoro in parecchie situazioni

Per terminare la rassegna dei calibri, trovo decisamente importante, anche se non indispensabile, il calibro per piano di riscontro. Questo particolare strumento misura le altezze e nel nostro campo puo' servire per capire se il modello che noi abbiamo assemblato e' corretto, tra gli altri parametri, anche sotto quello dell'altezza sul piano del ferro, o se un camino di una loco e' della giusta altezza ecc. E' formato da un cursore che corre lungo una stecca graduata verticale, all'incirca simile a quelli con cui si misurano gli scolari quando li visita il direttore sanitario dell'istituto. Questo particolare calibro misura le distanze, non tra due riferimenti interni alla sua stessa struttura, bensi' tra il piano di appoggio ed un riferimento scorrevole lungo un'asta graduata. Come ho detto all'inizio, pur essendo utile non e' uno strumento indispensabile.

Per coloro che dovessero arrivare a percisioni superiori, ma normalmente questo riguarda solo alcuni particolari del lavoro e non tutto cio' che si fa, un precisissimo strumento e' il micrometro. Questo pur essendo preciso al centesimo di millimetro, ci permette di arrivare a definire, per interpolazione, anche precisioni superiori, contribuento, per esempio, a farci ottenere assi di preciso diametro per le boccole della nostra loco e via dicendo. E' uno strumento molto importante da avere, ma non fondamentale. Il micrometro ha un campo di utilizzo molto ristretto; il piu' comunemente usato e' quello che lavora in un range da 0 a 25 mm. E' intuitivo che, per poter misurare oggetti di dimensione superiore ai 25 mm bisognera' passare a quello di range superiore (25-50 mm) e cosi' via, non contribuendo certamente a tenere basso il costo degli attrezzi del modellista. Di micrometri ce ne sono di svariati tipi per rispondere alle piu' diverse esigenze, quindi troveremo micrometri adatti alla misurazione di fori o comunque di misure interne e micrometri che possono misurare altezze di cave o fori ciechi. Beato il nostro calibro che misura praticamente tutte le nostre cose, molto precisamente, al prezzo di pochi Euro! Per tornare ai micrometri, cco qui sotto i primi due della serie, cioe' il 0-25 mm e il 25-50 mm.

Nel fare modellismo ci dobbiamo scontrare spesso con un'altra entita' che dobbiamo essere ben attrezzati per tenere a bada: gli angoli. Quindi, siccome la maggioranza di questi sara' del tipo retto, cioe' a formare uno spigolo di 90 gradi, dovremo avere a nostra disposizione delle ottime squadrette, piccole e maneggevoli, ma precise. Io consiglio di procurarsene almeno una con la base, anch'essa a 90 gradi rispetto al resto, come quella raffigurata sulla sinistra della foto sottostante. A volte, poter mettere la squadretta in piedi, certi della sua ortogonalita' rispetto al piano, per accostarle poi dei particolari del nostro lavoro e' decisamente utile; ovviamente per fare questo dovremo disporre di un piano perfettamente ... "piano".

Comunque avremo a volte a che fare anche con angoli non necessariamente a 90 gradi, quindi un altro strumento per misurare gli angoli ci sara' particolarmente utile: il goniometro. Di goniometri ce ne sono di tanti tipi, tutti ne abbiamo avuto a che fare a scuola, e' uno strumento decisamente diffuso e conosciuto, pero' per fare del modellismo noi abbiamo bisogno di un goniometro con una particolarita', cioe' una stecca, imperniata nel punto Zero dello strumento che sia bloccabile a piacimento in qualsiasi angolazione. Potremo cosi' usare i due riferimenti fornitici dallo strumento ( la sua base e l'asta bloccabile) per tracciare su lamierino, per riscontrare l'esattezza di particolari che abbiamo fatto e per tutti quegli usi che ci abbisognano. Ecco qui sotto un esempio di quello di cui abbiamo bisogno.

A volte non e' proprio possibile una misura diretta, nel senso che non potremo mai disporre di strumenti tali che possano dirci, per misurazione diretta, quale sia il diametro di un piccolissimo foro o la dimensione di un egualmente piccolissimo lasco o ancora l'altezza di un vano di qualche decimo di millimetro; le codine di cui dispone il calibro non sempre ci possono venire in soccorso. Ebbene, per rispondere a questa serie di problematiche sono stati creati appositi strumenti che, per confronto, ci possono dire entro quali valori sia l'entita' della grandezza che noi vogliamo misurare. Poniamo di dover misurare il diametro di un piccolo foro, per sapere se e' compatibile con la filettatura che noi vogliamo fare. Oltre certe dimensioni minime il nostro pur valoroso calibro non puo' andare, quindi sono stati creati del "set" di cilindretti calibrati a scalare da una certa misura ad un'altra, con una differenza di diametro tra uno e l'altro di un decimo di millimetro o anche meno, atti a vericare, per mezzo del "passa-non-passa", quindi sperimentalmente, quale sia l'ultimo diametro del set a passare. Quella sara', con la precisione data dalla distanza di diametro che corre tra un cilindretto e l'altro, la misura del diametro del foro che volevamo misurare. Ovviamente tutto cio' si puo' eseguire anche usando i codoli delle punte da trapano, a patto di averne abbastanza e fittamente scalate tra di esse, pero' posso confermare ancora una volta che l'usare l'attrezzo giusto per il lavoro che si sta facendo ci fa lavorare meglio e ci semplifica la vita. Ecco qui sotto raffigurato uno di quei set di "passa-non-passa" di cui parlavo.

Ed ecco qui sotto, invece uno spessimetro, cioe' quell'attrezzo che e' dotato di varie lamelle calibrate e marcate ognuna con il suo valore di spessore e che, sempre basato sul concetto del "passa-non-passa" , ci permette di conoscere con ragionevole precisione la distanza tra due elementi diversamente non misurabili a causa del minimo valore della misura. Anche la distanza tra le puntine dello spinterogeno e' sempre stata misurata con questo metodo.

Ma nel nostro cammino dobbiamo fare anche altre misure, per esempio potremmo dover conoscere l'entita' del passo di un filetto o di una piccola vite senza fine. Ecco qui, quindi, il "contafiletti". Semplicissimo strumento che lavora anch'esso per confronto e che, essendo dotato di una quantita' notevole di profili, ci permettera' di trovare il valore che cerchiamo o, sempre a causa del fatto che avere tutto non sempre e' possibile, ci permettera', per interpolazione, di arrivare ad una ragionevole certezza circa il valore della filettatura presa in esame.

Abbiamo visto che il calibro ci permette di conoscere in modo semplice ed economico il valore degli spessori, ma esiste un altro attrezzo che permette di fare cio'; eccolo qui, questo e' il calibro per spessori di concezione piu' antica, ma ancora usatissimo. Anch'io ne ho uno e lo uso, anche se non di frequente. Praticamente e' dentro alla scatola dei ritagli di ottone e a volte lo uso, quando l'occhio ed il tatto sono stanchi, per trovare quello dello spessore che mi abbisogna. Anch'esso e' rapido nell'uso e decisamente economico. L'ho inserito qui piu' per curiosita' che per decretarne la sua importanza, sia chiaro.

Tra le cose utilissime da avere, direi indispensabili, inserirei anche una stecca metallica graduata in millimetri in cui lo zero del primo centimetro corrisponda al bordo iniziale della stecca. Senza che debba dilungarmi inutilmente, appare chiaro che sono mille i casi in cui ci troviamo ad usare questi strumenti; la annovererei tra quelli assolutamente indispensabili.

Non ultimo per importanza, anche se e' finito qua in fondo alla pagina, metterei anche questo semplice attrezzino che serve proprio a verificare le misure di molti parametri delle loco che noi facciamo finche' queste sono in lavorazione. E' una maschera con delle impronte che ci fanno capire se lo scartamento dello scambio che stiamo facendo e' corretto o se i bordini delle ruote che abbiamo appena calettato sull'asse sono alla giusta distanza o se la linea aerea del plastico e' alla giusta altezza e posizione o ancora se la sagoma limite viene rispettata o l'altezza dei ganci. E' molto versatile e molto comodo nell'uso e di costo relativamente basso. Quello qui in foto e' venduto direttamente dalla NMRA americana. Direi che per i modellisti-costruttori e' un'altra cosa indispensabile. Naturalmente non e' necessario comperarlo poiche' e' facilissimo farselo o in fotoincisione oppure direttamente partendo da un lamierino delle misure adatte e ricavando su di esso le tacche che ci sono necessarie.

Anche se le cose indispensabili alla maggioranza dei nostri lavori e' gia' stata presa in esame, ci sarebbe ancora uno strumento di misura di cui, chi usa il tornio, sente spesso la necessita', anzi, per i fermodellisti tornitori direi che e' da inserire tra gli strumenti di misura indispensabili, questo importante attrezzo e' il comparatore. Per rimettere in centro una ruota nel mandrino o per qualsiasi verifica sulla centratura di cio' che stiamo per lavorare e' la cosa piu' bella che si possa avere.

Bene, credo che sia tutto. Il fermodellismo non ha bisogno di altre cose importanti. Una cosa che serve in misura abbondante e' solo la fiducia in se' stessi e nelle proprie capacita'.

Ciao a tutti.