Model Expo Italy 2006

Una manifestazione modellistica che sta crescendo e che in pochi anni potrebbe anche
prendere il posto dello stantio salone di Novegro, grazie al vantaggio di una posizione
geografica piu' adeguata, al centro della pianura padana, e anche grazie agli enormi
spazi espositivi decisamente all'altezza del ruolo che pretende anche in questo settore.

Ed eccoci alla seconda edizione del "Model Expo Italy", fiera modellistica riguardante tutte le ramificazioni del modellismo, che si tiene a Verona.

Come ho accennato nel sottotitolo, e' una fiera che sta crescendo; probabilmente ci mettera' ancora qualche anno, ma questa fiera riuscira' certamente a soppiantare quella di Novegro, specialmente dopo che quegli organizzatori continuano ad accumulare errori, sul tipo dello spostamento di date senza avvertire gli interessati, oppure, come e' successo quest'anno, preoccupandosi di sistemare alla bell'e meglio il capannone centrale, disastrato da un fortunale molti mesi prima, solo a fiera aperta, con tutti gli espositori gia' al lavoro per allestire i propri stands. Questo al di la del migliore collocamento geografico di Verona rispetto a Milano, al centro della pianura padana, quindi piu' facilmente raggiungibile dai modellisti austriaci e tedeschi, ed infine, anche grazie agli enormi spazi espositivi a disposizione che oggi sono usati per meno di un terzo del loro effettivo potenziale.

Questa fiera sta crescendo, dicevo, comunque ha raggiunto un discreto livello gia' al suo secondo appuntamento, mancavano ancora le grandi Case, questo sì, ma penso che gia' dalla prossima edizione qualcuna di esse ci sara', obbligando cosi', di fatto, anche le altre ad essere presenti a quella successiva. Secondo me questo fatto decretera' il vero inizio del successo di questa manifestazione che, comunque, io considero gia' ad un livello gia' piu' che dignitoso.

I TRENI
L'anno scorso ricorderete che lamentavo la pochezza dell'offerta, erano molto piu' presenti barche, aerei auto, camion e mezzi militari che treni. Quest'anno la presenza dei treni non era assolutamente un fatto secondario, anzi, devo dire che non mi sarei mai aspettato un incremento cosi' considerevole, sicuramente quello piu' rilevante tra i vari settori del modellismo. Erano presenti anche piccoli produttori e si vedevano stands ufficiali delle ditte che producono accessori ed attrezzi, oltre a parecchi gruppi fermodellistici con i loro impianti. Un trend decisamente positivo.

Anche quest'anno a darci il benvenuto nel padiglione numero 5, c'era il bel fanale a petrolio di una vecchia locomotiva, ricordate? Proprio come l'anno scorso, ma dopo di esso, se l'anno scorso c'era poco o nulla di ferroviario, quest'anno il panorama che si notava era ben diverso.

Come ormai e' nel mio costume, anche in questo salone facevo capo allo stand dell'ASN, il gruppo nazionale che associa tutti gli Amici della Scala N (1:160 per chi non lo sapesse), e qui sono rimasto per i due giorni della fiera, ovviamente con qualche divagazione qua e la' sia per motivi di curiosita' che di reportage. In questa occasione il plastico modulare ASN aveva forma di "L", e le sue discrete dimensioni attiravano molti visitatori, animati da una certa curiosita' in quanto il nostro era l'unico disponibile in questa scala. Anche qui, come a Soccarda, mi sono divertito a veder girare i miei piccoli diesel FS, ora con un treno, ora con un altro, per tutto il tempo della fiera. Onore al merito, devo confermare come anche in questa occasione, il plastico ASN abbia funzionato per i due giorni della fiera senza il minimo problema e senza alcuna incertezza.

L'ASN, inoltre, esponeva anche questo diorama in stile tedesco che spiccava per il senso di profondita' e per il realismo d'insieme, forse solo un po' troppo scuro per i miei gusti, a ausa della scarsa illuminazione di cui disponeva, ma bellissimo e completo in ogni angolo si guardasse.

Ospitata dallo stand ASN, c'era la produzione modellistica di Maurizio Casini e il socio Stefano, contenuta in una vetrinetta di forma originale

A poca distanza da noi c'erano quei begli aerei ultraleggeri che tanto avevo ammirato l'anno scorso, alianti, deltaplani e ancora quel bellissimo mini-idrovolante giallo che fu campione del mondo, se non ricordo male, nella sua specialita' e di cui ho gia' parlato nella recensione del 2005. Ovviamente assieme a queste meraviglie si potevano ammirarre e letteralmente "toccare con mano" molti tipi di motori e altri loro accessori. Non vi ripropongo tutto quello che ho gia' fotografato nella precedente edizione, vi faro' solo vedere due curiosita', un bellissimo deltaplano a motore che l'anno scorso non c'era e una cosa che raramente capita di vedere da cosi' vicino, il posto di guida e il cruscotto portastrumenti di un aliante

A pochi metri dagli aerei trovavamo il bellissimo plastico sociale del gruppo di Mantova, in pratica la loro stazione riprodotta alla perfezione in ogni particolare. Anche se l'anno scorso mi ero dilungato attorno al loro plastico, penso che una rivisitatina faccia piacere a tutti, non sono piu' aerei, ora stiamo gia' parlando di treni

Accanto a loro rispondeva il laborioso gruppo di Verona con un notevole plastico modulare. Grandissimo numero di moduli, molti veramente curati e di magnifico aspetto, notevoli alcune soluzioni atte a rendere veloce il montaggio e lo smontaggio di alcuni moduli, c'era anche un modulo seminato a mais, ma per noi girovaghi del fermodellismo non era una novita', lo avevamo gia' visto, anche in scala N, a Stoccarda...

Continuando, potevamo ammirare i moduli del gruppo di Silandro, non molti, ma bellissimi, curati nei minimi dettagli. In effetti si respirava quell'aria di perfezione quasi tedesca, forse sara' la lingua che porta a questo, chissa'?!

Era presente anche il meraviglioso ed immenso plastico modulare del Gruppo di Piombino del quale dovreste trovare molte foto fatte da me in altre occasioni, poiche', di quelle che ho fatto questa volta a causa di un problema di batterie scariche che tentavo di rianimare in vari modi, si e' salvata solo questa che, comunque, rende l'idea delle dimensioni. Purtroppo mi fido cosi' tanto della mia Minolta che ho commesso l'errore di non verificare subito...

C'era anche un grande ovale in scala grande, penso fosse in scala I, con una loco E444R e due centoporte, che giravano sferragliando in modo ben piu' consistente dei nostri modelli in N o H0 e che, oserei dire, riproduceva quasi il suono esatto di un convoglio vero.

Non bisogna dimenticare la presenza di tutte e tre le riviste del nostro settore, ma non solo, tutte e tre sfoggiavano i loro capi massimi, anche questo segno di un controllo ulteriore, anche di esse, sulla qualita' di questa edizione e sulle effettive potenzialita' future.

Interessante, allo stand de iTreni, questa bella Gr. 880 in scala grandissima, veramente un bel modello da avere sul comodino e da baciare tutte le sere prima di addormentarsi.

In un unico stand esponevano assieme Vitrains, che presentava le sue bellissime doppio piano, oltre a tutto il resto della sua produzione, quindi Minuetto in tutte le versioni e colorazioni, cosi' come gli E464 egualmente in varie livree...

... e Top Trains, anch'essa molto impegnata con la nuova "Mucca" nelle sue varie versioni

Tra i produttori c'era ancora SAGI, la ditta artigiana di Antonio Maida, che aveva portato le sue creazioni in tutto metallo

Ma, per la gioia di noi fermodellisti praticanti, c'erano anche molti negozi che trattavano attrezzature e qualcuno di essi era veramente pieno zeppo di macchine e attrezzi indispensabili e superdesiderabili. Ovviamente la gioia era solo per gli occhi, poiche' i prezzi si adeguavano alla bellezza delle loro macchine; qui da noi non e' come in Germania in cui la diffusione e la concorrenza e' tale da permettere di trovare le stesse cose a prezzi molto piu' abbordabili, qui sembra che tutto quello che e' piccolo, sia rivolto alla gioielleria e questo fatto rende difficile l'acquisto da parte di un normale modellista e quindi anche il poter lavorare con i dovuti attrezzi.

Un negozio in particolare mi ha impressionato per la quantita' di cose interessanti che aveva da far vedere, e desiderare, alla gente come me. Ovviamente molte cose tra quelle fotografate gia' le posseggo e le uso, ma qualcuna di esse mi sarebbe proprio stata utile...

L'offerta era decisamente tanto interessante quanto rara alle nostre latitudini, guardate qua sotto quest'altro negozio

E quest'altro ancora...

Ma non mancavano i negozi di elettronica e piccoli attrezzi

O quelli che vendevano resine varie e gomme siliconiche per duplicare facilmente oggetti master

Erano presenti anche i rappresentanti di premiate ditte svizzere che offrono attrezzi al vertice della qualita' e che ho recensito altre volte visitando fiere all'estero

O altri che proponevano kit di tutti i tipi da assemblare a cura del modellista,ma, anche se erano nel nostro padiglione, si rivolgevano soprattutto al modellismo aereo, militare e automodellistico

C'erano anche stands che proponevano plotters a piu' assi che traducevano direttamente il disegno 3D dal computer alla realta', scavando blocchetti di resina specifica al fine di ottenere prototipi in modo rapido e facile

Altri plotters verticali, di tipo 2D, permettevano la creazione di bassrilievi e scritte incise sulle piu' svariate superfici, anche questi direttamente pilotati da un computer. Nella foto al centro alcuni lavori eseguiti con questa macchina.

Cosi' come quest'altro, di tipo verticale, che guidava il classico filo caldo e permetteva di ottenere qualsiasi forma ritagliata nel polistirolo.

Ma non basta, poiche' altri proponevano vetrinette, bacheche e teche da esposizione

Senza considerare la presenza ufficiale di Dremel con i suoi trapanini e manipoli micromotorizzati che presentava anche una novita' nel settore

E la Proxxon, anch'essa nostra fornitrice di tutte quelle micromacchine utilissime nel nostro hobby

Altri stands erano occupati da gruppi di appassionati, come, per esempio questo di Trento e quest'altro di Verona dal nome simpaticissimo

Tra i venditori di materiale molto originale, segnalerei questo stand di mattoncini e tante altre cose in terracotta, per la gioia dei certosini del modellismo

Appena uscito dal nostro padiglione ed entrato in quello adiacente, mi pare fosse il numero 4, ho rovato una lieta sorpresa, cioe' il grande plastico modulare organizzato da DCCWorld su specifiche Fremo. Strano che con tutto quello spazio sovrabbondante nel nostro padiglione non fosse venuto in mente agli organizzatori di riunire tutti gli adepti al ferromodellismo in un unico luogo, ma, forse, il loro impegno era proprio quello di diluire gli spazi in modo da far sembrare un po' piu' pieni quegli immensi capannoni. Fatto sta che e' stata una gradita sorpresa trovare ancora altri amici dove non me li sarei aspettati. Il loro plastico in scala H0, ovviamente tutto digitalizzato come richiesto dalle specifiche Fremo e dall'essenza stessa di DCCWorld, si sviluppava da punto a punto su di una linea a singolo binario, con una diramazione che andava a morire in una zona industriale. Complessivamente un bell'impianto in cui moltissimi moduli si presentavano molto curati e pochi erano quelli ancora in allestimento.

Anche se non li ho immortalati, non mancavano nemmeno i venditori di collanti, proprio come nelle fiere importanti, che sia un segno che stiamo crescendo anche noi in direzione di quelle fiere tedesche che a me piacciono così tanto? A questo proposito invito chi volesse farsi un giretto tra le recensioni a quelle fiere, di livello ancora irraggiungibili per noi in quanto a numero di espositori di qualita' e numero di visitatori, ad andare alla pagina recensioni delle fiere tedesche in cui anno dopo anno visito le varie fiere, di Stoccarda, di Monaco e di Dortmund, e poi ve ne parlo, aiutato da qualche centinaio di foto, un po' sul tipo di questa che state leggendo ora.

IL RESTO
Come ho gia' avuto modo di accennare, in questa grande fiera (penso che la si possa cominciare a definire così) i treni cominciano solo ora a prendere lo spazio che meritano, ma le altre branche del modellismo erano decisamente forti fin dalla prima edizione. Molto di cio' che era presente nella passata edizione, lo era anche in questa e non ho dedicato volutamente tante foto a cose non ferroviarie gia' viste, tantopiu' che quest'anno i treni hanno richiesto uno spazio decisamente maggiore rispetto all'anno scorso e il "peso" dell'articolo non puo' oltrepassare certi limiti.

Comunque una carrellata sul resto di questa manifestazione ci mostra sempre un grande spazio dedicato alle barche, infatti anche quest'anno avevano a disposizione una grande piscina, dotata di una serie di grandi e potenti ventilatori, in cui potevano gareggiare sia quelle radiocomandate a motore, sia quelle a vela.

Naturalmente un grande spazio lo occupavano anche quelle statiche, in numero veramente notevole. Quest'anno, a rappresentarle, ho scelto la foto di questa in costruzione, molto interessante per capire di quanta manualita' abbia bisogno questo tipo di modellismo. Pr le altre che non ho fotografato, vi rimando alla recensione dell'anno scorso

Poi non si puo' tacere degli aerei e degli elicotteri, veramnte splendidi sia a vederli in mano, sia nelle loro incredibili evoluzioni

Anche aerei ed elicotteri avevano a disposizione un'enorme area di volo, protetta da robuste reti al fine di evitare spiacevoli incidenti in caso di errore del conduttore o di perdita del segnale radio per qualsiasi ragione. Qui gli elicotteri han fatto vedere cose incredibili.

Nel settore degli aerei, anche se proponevano un po' di tutto, un posto grande nel mio cuore ce l'avevano due stands di alcuni appassionati, purtroppo ormai tutti in una bella eta', che costruivano motori di tutti i tipi, a vapore, a scoppio, ad alcool, stellari, in linea a cilindri contrapposti, ognuno stupendo come lo puo' essere un gioiello. C'erano anche l'anno scorso e anche l'anno scorso li avevo fotografati, ma questa volta voglio fare un'eccezione e voglio riproporveli perche' questi "ragazzi" meritano che ognuno di noi faccia loro un altro plauso. Rieccoli qui sotto

Non vorrei dimenticare il settore dei soldatini, che vanta moltissimi fans. Alcuni discutevano animatamente di battaglie vere e disponevano sul terreno le armate a riprodurre "quel" certo momento storico. Un settore che, pur non riuscendo ad appassionarmi, mi incuruiosisce molto. A testimonianza che non siamo solo noi a impazzire per dipingere le nostre loco, ecco uno di questi appassionati al lavoro... onestamente non lo invidio

Molto interessanti i lavori proposti dai modellisti di genere militare. Se amassero i treni, invece che i carri armati, sono certo che sarebbero loro a preparare i plastici migliori, quelli piu' dettagliati e piu' realistici. Guardate voi stessi questa piccola sequenza di foto che ho selezionato, sono veramente bravi.

Anche i "militari", poi, avevano una zona per gli appassionati del radiocomando, in cui si svolgevano battaglie vere con tanto di cannonate...

E le auto? Beh, forse erano quelle piu' visibili e piu' diffuse nel salone; avevano piste di ogni tipo ovunque. Continuamente si svolgevano gare di slot, di radiocomandate, sia elettriche che a scoppio, una vera invasione. Guardate l'ultima delle sei foto che dedico a questo settore, ebbene, quella era solo la zona box per le radiocomandate, che ve ne pare?

Nell'area del modellismo statico una vetrina conteneva la replica in scala 1:1 del volante della mitica "Rossa", guardatelo con calma e poi mettetevi nei panni di Schumacker...

Naturalmente non voglio far arrabbiare gli appassionati dei camions elettrici radiocomandati, come quelli delle gru e del movimento terra, per cui, a testimonianza che anche loro c'erano ed erano numerosissimi, ecco una foto che li suggella in corso d'opera.

Senza rendermene conto, anche quest'anno sono arrivato alla fine di questa veloce carrellata su cio' che si poteva vedere al Model Expo Italy di Verona. In conclusione cosa dire? Io direi che e' stata una fiera onesta, durava solo due giorni e, di conseguenza, non la si puo' ancora definire matura e paragonabile a quelle europee piu' importanti, ma la sua crescita, come ho gia' detto, mi sembra rapida e il suo futuro sicuramente roseo. In poco tempo sono certo che superera' l'importanza di Novegro e la sua durata aumentera' mano a mano che aumenteranno espositori e visitatori. Secondo me siamo sulla buona strada per avere, fra qualche anno, una vera fiera europea, perche', diciamocelo, ancora non l'abbiamo.

Per concludere voglio fare a tutti i lettori e alle loro persone piu' care, un augurio di serenita' durante le prossime feste natalizie, assieme a quello che possiate veder realizzato il vostro desiderio piu' caro. Un buon Natale, quindi e felicita' per l'imminente anno nuovo.

Cerco sempre di scegliere un'immagine conclusiva simpatica e adatta al momento particolare, bene, questa volta dalla bancarella che proponeva i mattoncini di terracotta, ho raccolto quest'immagine che, nella sua dolcezza, spero possa essere di buon auspicio per tutti, una cartolina che idealmente invio a tutti voi, essendo cosi' prossimo il Natale.

Ancora tanti auguri a tutti e... alla prossima.